S. Teresa, il Pd e le bollette idriche: "Chiesti troppi arretrati in un momento difficile"
di Redazione | 26/01/2021 | POLITICA
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Il segretario cittadino Angelo Casablanca
“In un momento così difficile per famiglie e imprese non era opportuno sollecitare pagamenti arretrati del servizio idrico per ben quattro anni, si poteva benissimo limitare il sollecito a solo uno o due anni, invece parecchi utenti hanno ricevuto con raccomandata la sgradita sorpresa di richieste per gli anni 2016, 2017, 2018 e 2019, con totali dovuti piuttosto onerosi per le famiglie e con in aggiunta le spese di notifica pari a 5,45 euro”. A segnalalo è il Circolo del Partito democratico di Santa Teresa di Riva, che lamenta come tale azione di recupero stia causando diverse criticità. “I solleciti sono arrivati anche ad utenti che hanno regolarmente pagato e che dovranno esibire le ricevute entro 30 giorni, attraverso mail da inviare all’Ufficio, procedura alquanto complicata per persone anziane o sprovviste di strumenti informatici e comunque, vista l’emergenza pandemica, da evitare in presenza - scrive il segretario cittadino Angelo Casablanca - un’altra criticità riguarda le modalità di pagamento, visto che è stato inviato solo il bollettino postale, ma visti i continui assembramenti e code fuori degli uffici postali era necessario prevedere altri metodi attraverso i canali bancari (Mav, Rav) o con bonifico online per chi dispone del servizio specifico postale o bancario sui Iban del Comune”. Secondo il Pd, il Comune “poteva individuare i versamenti effettuati dagli utenti in regola sul conto del servizio idrico, evitando una azione massiva così ingiusta, che in caso di smarrimento della ricevuta cartacea (come avvenuto in passato) ha determinato anche il riversamento delle somme oggetto di sollecito. Ciò non significa che non bisogna recuperare le somme ed individuare i morosi - conclude Casablanca - ma va fatto con una programmazione seria e rigorosa, non è accettabile mettere sullo stesso piano utenti morosi e utenti disciplinati e creare disagi e perdite di tempo a chi ha fatto e fa il proprio dovere di contribuente”.