S. Teresa, la minoranza rinuncia ai gettoni di presenza: “Un fondo per i più bisognosi"
di Andrea Rifatto | 01/07/2017 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 01/07/2017 | POLITICA
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I consiglieri Casablanca, Scarcella, Sansone e Migliastro
Un fondo di solidarietà per progetti assistenziali e culturali in favore delle persone bisognose, creato con i gettoni di presenza destinati ai consiglieri comunali, gestito in via esclusiva da chi contribuirà alla sua costituzione. È la proposta presentata dal gruppo di minoranza “Insieme per cambiare”, che ha comunicato al presidente del Consiglio, al segretario comunale e al sindaco di volere rinunciare ai gettoni che i componenti matureranno in seguito alla partecipazione alle sedute del Consiglio comunale e delle Commissioni a far data dal 26 giugno e fino alla fine del mandato. I consiglieri Antonio Scarcella, Carmelo Casablanca, Giuseppe Migliastro e Lucia Sansone hanno quindi presentato una proposta di deliberazione da iscrivere all’ordine del giorno della prossima seduta dell’assemblea cittadina, visto che per la rinuncia all’indennità di funzione e ai gettoni di presenza è necessaria l’adozione di una deliberazione da parte dell’organo consiliare. “La funzione di consigliere deve essere svolta al servizio della cittadinanza per il raggiungimento del bene comune senza il corrispettivo di uno stipendio – scrivono Scarcella, Casablanca, Migliastro e Sansone – e ai consiglieri e agli amministratori devono essere rimborsate, ai sensi di legge, solo le spese vive sostenute per adempiere le loro funzioni e garantire pari opportunità nello svolgimento delle cariche ricoperte”. Da qui la proposte che impegna l’Amministrazione comunale “a destinare le economie derivanti dalla rinuncia ai gettoni di presenza dei consiglieri e derivanti dalla approvazione della proposta per fini istituzionali e precisamente per la costituzione di un fondo di solidarietà da utilizzare per persone bisognose”. “Insieme per cambiare” aveva annunciato in campagna elettorale che avrebbe rinunciato alle indennità di carica spettanti a sindaco e assessori e ai gettoni dei consiglieri, mentre la compagine opposta, formata dagli amministratori uuscenti riconfermati al governo del paese, non si è espressa sulla questione e a differenza della passata legislatura ha deciso di percepire le somme previste dalla legge. Nei cinque anni scorsi la rinuncia a indennità e gettoni ha fatto risparmiare al Comune 500mila euro.