Santa Teresa, maggioranza in frantumi tra dissidi e critiche. E nel 2022 il candidato…
di Andrea Rifatto | 05/07/2021 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 05/07/2021 | POLITICA
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La maggioranza vincitrice nel 2017
Quattro anni dopo la vittoria plebiscitaria che l’ha portata alla guida del paese, a Santa Teresa di Riva la squadra di governo è in frantumi. Ormai da parecchi mesi, infatti, all’interno dell’Amministrazione comunale che gestisce la cosa pubblica dal 2017 si registrano dissidi e alcuni suoi componenti hanno preso le distanze dal sindaco Danilo Lo Giudice. “Governiamo Santa Teresa”, quella corazzata che si impose con 70% dei consensi sbaragliando gli avversari, con il passare del tempo ha mostrato diverse crepe, alcune delle quali apertesi già all’indomani del voto, e oggi si ritrova spaccata con una parte che non condivide più le scelte e l’operato del primo cittadino. Il malcontento di alcuni amministratori è andato crescendo con il passare dei mesi e oggi almeno tre membri della maggioranza sono su posizioni critiche nei confronti del sindaco: tra questi la vicepresidente del Consiglio Cristina Pacher e i consiglieri Santino Veri e Anna Dominici, che per varie motivazioni non hanno più tollerato il modo di agire all’interno del Palazzo e lo hanno manifestato direttamente a Lo Giudice, che però a quanto pare non si è preoccupato più di tanto, tirando dritto per la sua strada. Pacher e Veri già da tempo hanno espresso pesanti critiche verso alcune scelte amministrative e di recente hanno lanciato un segnale congiunto, non partecipando all’ultima seduta consiliare quando la maggioranza si è ritrovata senza consiglieri a sufficienza per garantire il numero legale e si è salvata solo perchè la minoranza ha deciso di non abbandonare la seduta; allo stesso modo la collega Dominici ha sollevato più volte, anche in Aula, perplessità su decisioni legate allo sviluppo urbanistico e ambientale del paese, senza però che le sue considerazioni fossero minimamente prese in considerazione. Menti pensanti contro il pensiero unico. “Governiamo Santa Teresa”, infatti, più che un motto è solo uno specchietto per le allodole, perchè la collegialità delle scelte è stata una chimera all’interno dell’Amministrazione, dove chi non si è adeguato alla decisioni calate dall’alto è stato anche invitato a non partecipare alle votazioni in Consiglio, per non far emergere divisioni e mostrare alla cittadinanza una squadra compatta, che compatta non è. Oggi il sindaco Danilo Lo Giudice può contare su un “cerchio magico” di fedelissimi composto dagli assessori Annalisa Miano ed Ernesto Sigillo, dalla presidente del Consiglio Domenica Sturiale, dal capogruppo di maggioranza Dario Miano e dalla consigliera Mariella Di Bella. E se Dominici sembra decisa a chiudere fra un anno la sua esperienza, Veri e Pacher potrebbero invece guardarsi intorno e dare vita o partecipare ad un progetto alternativo. Incerta è anche la ricandidatura del sindaco uscente per il secondo mandato: se dovesse arrivare la “chiamata alle armi” di Cateno De Luca per la battaglia alla conquista della Regione, con un incarico di rilievo anche per Lo Giudice, per la poltrona più alta di Santa Teresa è pronta Annalisa Miano, che le chiavi della stanza dei bottoni le ha in tasca dal primo giorno della legislatura.