S. Teresa di Riva. Niente tasse se lavori per il Comune, via libera al regolamento
di Andrea Rifatto | 07/07/2015 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 07/07/2015 | POLITICA
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La seduta del Consiglio comunale
Buona… la seconda. Dopo il nulla di fatto della scorsa seduta, il Consiglio comunale di S. Teresa di Riva ha approvato ieri sera il Regolamento comunale per le prestazioni di lavori di utilità collettiva (Luc), finalizzati all’esenzione parziale o totale dei tributi e delle tariffe comunali per quanti vivono in forti condizioni di disagio economico e sociale. Il via libera è giunto con i voti del gruppo di maggioranza (assente Carmelina Rigano) e dell’indipendente Santino Veri, mentre i quattro consiglieri di “Città Libera” hanno deciso per l’astensione, giudicando non soddisfacenti le modifiche apportate al documento dopo le osservazioni mosse su alcuni articoli che avevano fatto propendere per il rinvio nell’ultima riunione consiliare. Rispetto alla prima bozza, sono state previste due soglie con relativi indicatori di riferimento Isee utili all’accertamento dell’impossibilità del contribuente di poter pagare le imposte comuali: si potrà beneficiare dell’esenzione totale in caso di Isee da zero a 2mila euro, mentre l’esenzione sarà parziale al 50% da 2.001 a 3mila euro. Potranno accedere ai benefici previsti dai Luc i nuclei familiari e i soggetti residenti a S. Teresa di Riva e i non residenti proprietari di immobili. Per i parametri delle prestazioni si farà riferimento a quelli adottati per la retribuzione delle borse lavoro, dove è previsto un costo unitario di 5 euro l’ora: se un cittadino, ad esempio, dovrà versare tributi per un ammontare di 100 euro, potrà optare per una prestazione lavorativa di 20 ore. I Luc potranno essere svolti nei servizi comunali esternalizzati, nei servizi comunali da potenziare e nei nuovi servizi comunali da erogare: saranno oggetto di commutazione in ore lavoro i tributi Imu, Tari e Tasi e le tariffe per refezione scolastica, acquedotto comunale, asilo nido e servizi sociali. Il soggetto da avviare ai lavori di utilità collettiva sarà un componente del nucleo familiare o un volontario esterno, anche non residente. Per accedere ai benefici bisognerà attendere l’avviso pubblico emanato dal Comune, che specificherà le modalità di presentazione della domanda. Nonostante le limature operate dal sindaco Cateno De Luca al testo definitivo a poche ore dalla seduta, l’opposizione ha comunque deciso di astenersi: “Apprezziamo alcune modifiche – ha spiegato il capogruppo Antonio Di Ciuccio – ma non siamo convinti della possibilità concessa anche ai non residenti di accedere ai Luc e sulle soglie Isee, che giudichiamo troppo basse. La nostra speranza è che questa iniziativa non venga recepita come un incentivo all’evasione tributaria”. Nessuna unità di intenti, quindi, nonostante il clima di reciproca collaborazione. Il primo cittadino ha replicato che per questioni contabili escludere i non residente avrebbe comportato un danno anche per quanti risiedono a S. Teresa: “Puntiamo sugli evasori involontari – ha sottolineato De Luca – e non permetteremo certamente a quanti pensano di fare i furbi di approfittare dell’opportunità offerta dai lavori di utilità collettiva”. Cittadini e associazioni attivi sul territorio: arrivano i Puc
Parallelamente ai Luc, il civico consesso di S. Teresa di Riva ha approvato anche il Regolamento per l’istituzione di interventi e progetti di utilità civica (Puc), che disciplina lo svolgimento di servizi e attività a favore della collettività da parte di cittadini, associazioni e comitati di quartiere. “Uno strumento finalizzato a incentivare forme di cittadinanza attiva – ha dichiarato in aula il sindaco Cateno De Luca – tramite la partecipazione alla gestione e manutenzione del territorio al fine di migliorare il decoro urbano”. Rispondendo ai dubbi del gruppo di minoranza “Città Libera”, che evidenziava come potrà esserci una sovrapposizione con quanto previsto dal Regolamento Luc, De Luca ha spiegato che si tratterà di servizi ed attività rese in forma volontaria e gratuita. Il regolamento prevede però anche in questo caso forme di riduzione o esenzione dei tributi comunali in relazione allo svolgimento delle attività e dei servizi, come ad esempio pulizia di strade e piazze, manutenzione del verde pubblico, lavori di piccola manutenzione, attività di sorveglianza e collaborazione con il Comune. Nel caso delle associazioni, in cambio dei servizi resi, potranno essere concessi contributi economici nella misura corrispondente alla somma delle esenzioni/riduzioni agli associati che partecipano ai servizi. Modalità che però non hanno convinto la minoranza, che si è astenuta. Il Regolamento Puc è stato così approvato con i sette voti del gruppo “Libera S. Teresa” (assenti Carmelina Rigano e Danilo Lo Giudice) e dell’indipendente Santino Veri.