S. Teresa, ok in Aula al bilancio 2018: priorità a servizi, opere e fasce deboli
di Andrea Rifatto | 10/05/2018 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 10/05/2018 | POLITICA
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La seduta consiliare
Mantenimento dei servizi, sviluppo strategico con il cofinanziamento e la progettazione di opere pubbliche e attenzione per le fasce deboli e disagiate. Si muove su queste tre direttrici il bilancio di previsione 2018-2020 approvato dal Consiglio comunale di S. Teresa di Riva nel corso dell’ultima seduta. Il documento finanziario ha ottenuto il via libera con sette voti del gruppo di maggioranza (assente Rosario Pasquale) mentre i quattro di opposizione hanno preferito astenersi. In Aula il sindaco Danilo Lo Giudice, che detiene la delega al Bilancio, ha illustrato a grandi linee i contenuti evidenziando una liquidità di cassa al 31 dicembre 2017 pari a 169mila euro e 6milioni 300mila euro di avanzo di amministrazione. Il quadro generale del Previsionale 2018-2020 vede entrate di cassa per 40 milioni di euro nell’anno in corso e spese per 34 milioni. “Nonostante i 300mila euro circa di trasferimenti in meno da Stato e Regione saranno garantiti tutti i servizi e in alcuni casi anche implementati” – ha rimarcato Lo Giudice, che ha poi ringraziato l’onorevole Cateno De Luca, deputato regionale, per gli emendamenti alla Finanziaria dell’Ars che consentiranno l’arrivo a S. Teresa di fondi a titolo di premialità per la raccolta differenziata e l’ottenimento della Bandiera blu nel 2017. La maggioranza ha bocciato i cinque emendamenti presentati dalla minoranza, inerenti lo spostamento di 2mila euro per il miglioramento dell’area giochi in via Santa Lucia, nel quartiere Sparagonà; 500 euro per istituire dieci borse di studio per studenti meritevoli appartenenti a famiglie svantaggiate; 20mila euro per creare una rampa per far accedere i disabili in piazza Municipio da corso Regina Margherita; 45mila euro per contributi alle famiglie disagiate per sostenere i canoni di affitto e 15mila euro per organizzare una gita per anziani e pagare la locazione di centri sociali. “Ringrazio la minoranza per gli emendamenti che comunque si prefiggevano finalità di cui già avevamo tenuto considerazione con la previsione delle somme all’interno del bilancio – ha spiegato Lo Giudice dopo la bocciatura – e proprio per questo non sono stati approvati”. Il capogruppo di opposizione Antonio Scarcella ha replicato che il suo gruppo si sarebbe aspettato un segnale di apertura che non c’è stato, vista la bocciatura degli emendamenti, così come la collega Lucia Sansone ha specificato che la minoranza si sarebbe astenuta ugualmente perché questo bilancio non ha previsto la riduzione delle tasse per i cittadini, a partire dall’Imu come avvenuto ad esempio nel vicino comune di Sant’Alessio in favore degli operatori commerciali.