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S. Teresa. Presidenza del Consiglio, Santino Veri: "Accetterò solo se..."

di Gianluca Santisi | 20/01/2016 | POLITICA

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Santino Veri

L'investitura è arrivata durante il comizio di Capodanno, quando il sindaco Cateno De Luca ha dato un'indicazione chiara su chi sarebbe dovuto succedere alla guida del Consiglio comunale al presidente uscente Danilo Lo Giudice, “promosso” in Giunta con la delega di vicesindaco. E così Santino Veri, secondo dei più votati nella lista che sosteneva l'ex sindaco Alberto Morabito, si è ritrovato nell'occhio del ciclone, investito da polemiche che hanno appassionato per giorni i social network. Ma lui non ha battuto ciglio e ha scelto la via di un saggio silenzio. Fino ad oggi, quando a meno di 48 ore dalla votazione che potrebbe portarlo alla presidenza del Consiglio (lunedì si è dimesso da vicepresidente) ha accettato di rispondere alle nostre domande.

Consigliere Veri, andiamo subito al dunque, accetterà l'incarico di presidente in caso di elezione venerdì sera?
“Ho già dato la mia disponibilità ma ad una condizione: che tutta la maggioranza mi voti in maniera compatta. Se ciò non accadrà rifiuterò la nomina”.

In caso di elezione con quale spirito affronterà questo impegno?
“Con molta umiltà. Non sono sicuro di essere all'altezza dell'importante ruolo ma sono certo che mi impegnerei al massimo per fare bene”.

Facciamo un passo indietro: dal momento della sua elezione i rapporti con l'attuale minoranza si sono via via raffreddati. Cosa non ha funzionato?
“Tutti i consiglieri del gruppo di minoranza sono persone perbene ma il mio modo di intendere la politica è diverso. Io sono alla prima esperienza e ho sempre pensato che le 260 persone che mi hanno dato fiducia votandomi non l'hanno fatto certo per sentirmi dire sempre no. Faccio un esempio. Ci fu un'occasione in cui in Consiglio dovevamo destinare dei fondi per la realizzazione del nuovo impianto di illuminazione a Misserio distrutto dalla grandine, per un piccolo intervento alla caserma dei carabinieri e per alcuni lavori nella chiesa di Portosalvo. Qualcuno della minoranza mi disse che avremmo dovuto votare contro, così per partito preso. È un atteggiamento che non potevo accettare: se ritengo una cosa positiva per la mia comunità la voto e basta, senza fare calcoli politici”.

Dopo un periodo da indipendente, il dialogo con l'Amministrazione si è fatto sempre più fitto. Come si è evoluto questo rapporto?
“Io continuo a considerarmi un consigliere indipendente. Vado ogni giorno in municipio e sono sempre tra la gente e per la gente. Qualunque problematica si presenti per i cittadini, quando vengo chiamato in causa sono sempre disponibile per cercare di risolverla. Nell'arco di questo mandato sono andato più volte a chiedere all'Amministrazione di attenzionare delle situazioni e devo dire che ho trovato sempre massima disponibilità. E sia chiaro che non ho mai chiesto nulla per me ma sempre e solo per i cittadini e per il paese”.

Ad un anno e mezzo dalle prossime elezioni i tempi sono maturi per esprimere un giudizio sull'attuale Amministrazione. Quale è il suo parere?
“Se guardiano il programma siamo distanti anni luce da quanto avevano promesso in campagna elettorale ma il mio voto è comunque positivo, diciamo 6 e mezzo, perché questa Amministrazione si è mostrata sempre attiva e propositiva. Il vicesindaco Lo Giudice, in particolare, credo stia lavorando bene”.

E il suo bilancio da consigliere comunale?
“Mi sono impegnato e credo di aver dato tutto me stesso, sia per S. Teresa che per le frazioni. Ma alla fine il giudizio tocca ai cittadini. Spero sia positivo...”


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