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L’opposizione esorta la maggioranza a liberarsi dal sindaco. 'Offese inaccettabili'


S. Teresa, scontro in Consiglio sul project financing per i cimiteri

di Andrea Rifatto | 16/01/2018 | POLITICA

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Lo scontro tra Lo Giudice, Sturiale e Migliastro

Scontro in Consiglio comunale a S. Teresa di Riva sul project financing per l’ampliamento dei due cimiteri cittadini. In Aula è stata discussa la proposta del gruppo di minoranza “Insieme per cambiare”, che puntava a stoppare l’iter in quanto secondo i consiglieri vi sarebbe un aumento dei costi per i cittadini. Proposta che ha ottenuto solo i quattro voti dell’opposizione ed è stata bocciata con otto voti del gruppo di maggioranza. Ma a fare scaldare gli animi sono state le parole del consigliere Giuseppe Migliastro, che nel suo intervento illustrativo delle tesi contrarie al project ha chiesto al gruppo “GoverniAmo S. Teresa” di "usare il buonsenso e avere il coraggio, per una volta, di dire no al sindaco e a chi ha avviato l’iter, slegandovi finalmente da queste catene una volta per tutte per votare la nostra mozione nell’interesse esclusivo dei cittadini”. Parole che hanno portato a una dura reazione dei consiglieri di maggioranza, che si sono sentiti offesi, e anche del sindaco Danilo Lo Giudice e della presidente del Consiglio Domenica Sturiale. “Sono considerazioni che deve tenere per lei e che non può esporre in un autorevole Consiglio comunale come questo – ha replicato il primo cittadino – non si può permettere di fare affermazioni di questo tipo e deve chiedere scusa. Sono parole gravissime e lesive dei consiglieri comunali”. “Siamo stati eletti non per insultarci reciprocamente ma per progredire, ci siamo sentiti offesi e non siamo incatenati da nessuno – ha aggiunto la presidente del Consiglio – la maggioranza non dice sempre sì al sindaco e non abbassa la testa, siamo persone pensanti e ragioniamo con la nostra testa. Chiedo le scuse nei nostri confronti”.

Entrando nel dettaglio della proposta, Migliastro ha sostenuto come la minoranza non sia contraria a prescindere allo strumento del project financing ma alla proposta presentata dalla Caes di Pace del Mela, che prevede un ampliamento in verticale con la costruzione di loculi su quelli già esistenti. “Trascorsi i dieci anni l'opera rientrerà nella disponibilità del Comune satura, senza che la stessa possa quindi rappresentare fonte di entrate per le casse dell'Ente – ha detto il consigliere – e da quel momento il Comune si dovrà sobbarcare tutte le spese di manutenzione dell'opera, che rappresenterà soltanto un costo certo al fronte di entrate, altrettanto certe, pari a zero. In questo caso, pertanto, sembreremmo di fronte ad una proposta che del project financing ha soltanto il nome, e non anche i presupposti giuridici di questo, né i vantaggi economici tipici di progetti di finanza degni di questo nome. A titolo informativo dico pure che il soggetto proponente ha fornito una polizza fidejussoria rilasciata da una società con sede a Budapest e che il piano economico finanziario relativo al progetto preliminare è asseverato da un intermediario finanziario del quale bisognerebbe effettuare marcate verifiche. Analizzando l'aspetto economico del project financing, secondo Migliastro “è facile notare come vi sia un incremento significativo dei costi per l'utente finale: oggi i loculi al Comune hanno un costo medio di 2.031 euro, con la gestione affidata ai privati invece si passerebbe ad un costo medio per singolo loculo di 3.004 euro nel caso in cui lo stesso venisse acquistato dopo il decesso o di 4.206 euro nel caso in cui venisse acquistato in vita. Pertanto si avrebbe un aumento medio di 973,12 (+47,9%) nel caso in cui loculo venisse acquistato dopo il decesso e di 2.174,87 (+107,07%) nel caso in cui venisse acquistato in vita”. Il consigliere di “Insieme per cambiare” ha quindi suggerito di proseguire sulla strada dell’ampliamento in orizzontale così come previsto dal Piano regolatore cimiteriale approvato dal Consiglio comunale nel 2015, “strumento vigente che ha ottenuto i pareri e non prevede ampliamenti verticali ma espropri delle aree limitrofe”, procedendo magari a piccoli lotti ed effettuando nel frattempo una ricognizione dei vecchi loculi esistenti per dare spazio a nuove sepolture”, aggiungendo come “dalla documentazione non si evince che siano stati richiesti, né ottenuti, i pareri preventivi da parte delle autorità preposte per la proposta di project”.

“Ci sono molto inesattezze in quanto esposto - ha replicato il primo cittadino Danilo Lo Giudice - la nostra priorità è rendere il cimitero più dignitoso e fronteggiare l’emergenza relativa alla carenza di loculi. Devo dare risposte ai cittadini e non voglio trovarmi in una situazione di emergenza: questa è purtroppo l’unica strada percorribile per avere una soluzione a breve termine. Non potete dire di essere contrari a prescindere senza dare una soluzione perché sarebbe riduttivo e quella che proponete non è praticabile nell’immediato. Ci stiamo comunque muovendo su due fronti: ampliamento in altezza e nelle aree laterali, ma quest’ultima procedura richiede più tempo perché subentrerebbero gli espropri. Voglio ricordare, inoltre, che il cimitero centro non è accessibile ai disabili ed ha bisogno di interventi di manutenzione. La soluzione più immediata - ha concluso il sindaco - è quella del project financing che ci consentirà di rimettere a nuovo la struttura. Per quanto riguarda l’aspetto economico, il costo medio per l’acquisto di ogni loculo sarà di circa 2.650 euro, comprensivo di tutti i servizi: tumulazione, lapide e lampada votiva. Quindi gli aumenti prospettati dalla minoranza non sono realistici”. 


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