Sabato 23 Novembre 2024
Visioni opposte tra sindaco e minoranza sul documento approvato nell'ultimo Consiglio


S. Teresa, sul bilancio è botta e risposta: "Lascio conti in ordine", "Numeri senza idee"

di Andrea Rifatto | 21/04/2022 | POLITICA

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Botta e risposta in aula tra Lo Giudice e Migliastro

“Chiudo il mandato lasciando i conti in ordine e mantenendo la promessa di approvare il bilancio entro i termini, come finora solo pochi Comuni in Sicilia hanno fatto”. Si è congedato dal Consiglio comunale esprimendo soddisfazione il sindaco di Santa Teresa di Riva, Danilo Lo Giudice, in occasione del via libera al bilancio di previsione 2022, approvato con nove voti favorevoli della maggioranza (alla quale si è aggiunto l’indipendente Carmelo Casablanca) e le astensioni in minoranza di Antonio Scarcella e Giuseppe Migliastro (assente Lucia Sansone). Un documento che prevede per l’anno in corso entrate e uscite per 38,2 milioni di euro. “Siamo un Comune virtuoso nella gestione economica-finanziaria e abbiamo chiuso il 2021 con una liquidità di 765.759 euro, senza dover ricorrere ad anticipazione di cassa - ha sottolineato il sindaco - abbiamo garantito tutti i servizi essenziali e anche quelli aggiuntivi per innalzare la qualità della vita dei cittadini, senza aumentare tasse e tributi”. Nel previsionale ricorre un solo parametro per la condizione di ente strutturalmente deficitario, ossia l’indicatore concernente l’effettiva capacità di riscossione (riferito al totale delle entrate) che rimane minore del 47%. 

Dalla minoranza il consigliere Giuseppe Migliastro ha ritenuto le affermazioni del sindaco “le solite frasi fatte, una sterile elencazione di numeri che non dicono nulla e non spiegano cosa si voglia fare con i soldi dei cittadini e quali prospettive e idee di sviluppo ci siano per Santa Teresa”. Secondo il rappresentante dell’opposizione manca la progettualità e si continua a sperperare soldi per interventi che non risolvono i problemi: “A pagare sono sempre gli stessi e sempre meno - ha evidenziato Migliastro - visto che la capacità di riscuotere i tributi diminuisce e aumenta il Fondo crediti dubbia esigibilità, così come la tassa rifiuti che di puntuale ha solo l’aumento avvenuto negli anni”. Il sindaco ha replicato bollando le parole dell’esponente di opposizione come “un intervento su programmazione e progettualità che arriva a due mesi dalle elezioni, dopo ripetuti silenzi in occasione delle discussioni sulle relazioni annuali del mio operato, e senza aver utilizzato lo strumento dell’emendamento, che consente comunque di proporre modifiche al bilancio. Per vedere cosa abbiamo fatto - ha aggiunto Lo Giudice - basta farsi un giro in paese”. 


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