Salvare l'ospedale e il Ccpm di Taormina, il Consiglio comunale si "affida" a De Luca
di Andrea Rifatto | 07/02/2024 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 07/02/2024 | POLITICA
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Voto unanime in aula per tutelare gli utenti
“Quello che dovevo fare l’ho fatto, con atteggiamento istituzionale e mantenendo la riservatezza: cosa mi riserverò di fare è tema che vedremo al momento opportuno”. Il Consiglio comunale di Taormina si “affida” al sindaco Cateno De Luca per sperare in un’inversione di rotta finalizzata a bloccare lo smantellamento dell’ospedale “San Vincenzo” e salvare dalla chiusura il Centro di Cardiochirurgia pediatrica. Lunedì sera l’aula ha approvato all’unanimità (assenti Antonella Gullotta e Luca Manuli in maggioranza) l’ordine del giorno presentato dalla minoranza, che impegna l’Amministrazione a intraprendere tutte le azioni necessarie nei confronti del presidente della Regione e dell’Assessorato alla Salute per tutelare l’ottimale funzionamento del presidio ospedaliero, considerato il timore della cittadinanza che auspica vivamente possa mantenere standard operativi elevati, con la prospettiva di un sempre maggiore potenziamento delle sue strutture e delle attività erogate, a beneficio di una utenza numerosa, cosmopolita e in continua crescita. “Rischiamo di tornare agli Anni ’60 - ha detto il consigliere di opposizione Marcello Passalacqua illustrando il documento - con poche specialità come Chirurgia, Medicina, Ostetricia e Pronto soccorso. I giovani medici ci pensano due volte prima di accettare un contratto a Taormina, le grandi professionalità sono andate in pensione o lo faranno a breve, non ci sono guide per i nuovi medici e si rischia un rallentamento qualitativo del personale. Non si vede una soluzione a lungo termine, nel dicembre 2022 l’allora commissario Asp Bernando Alagna aveva promesso di colmare tutte i vuoti dei primariati, ne è stato nominato uno solo e oggi sei reparti sono senza. Se la serietà dell’Asp è questa non so con chi si possa avere un confronto”. Con “un paradosso tra il ridicolo e l’incredibile: a Taormina il depotenziamento riduce la produttività e dunque la Regione ci penalizza, è l’assurdità più grande”. Sul Ccpm Passalacqua ha evidenziato come “si continua con uno stillicidio di false speranze e proroghe semestrali ma il disegno della Regione è chiaro, anche se vorrei essere smentito: si sta tentando di creare un Polo pediatrico a Palermo, quindi non c’è spazio per il Ccpm, nonostante il gruppo ‘San Donato’ che ha stretto l’accordo con il ‘Civico’ di Palermo non sia nemmeno abilitato ai trapianti di cuore”. Il sindaco De Luca ha condiviso tutti gli interventi a tutela dell’ospedale, annunciando che bisognerà attendere un confronto con il nuovo direttore generale dell’Asp “perchè è vero che le decisioni si prendono a Palermo ma il lavoro sporco va preparato qui”, mentre per il Ccpm ha ribadito come l’unica soluzione sia un accordo tra le Regioni Sicilia e Calabria per arrivare alla modifica o alla deroga del decreto Balduzzi: “La Cardiochirurgia pediatrica di Taormina è un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale ma la politica si alimenta di lobby - ha detto al Consiglio - e non servono azioni di sciacallaggio politico con passerelle di parlamentari nel reparto, basta che Schifani e il suo collega Occhiuto si mettano d’accordo per individuare il Ccpm come struttura di riferimento anche per la Calabria e poi si intervenga a Roma. Io continuerò a fare la mia parte, ho tenuto un atteggiamento istituzionale e mantenuto riservatezza sulle mie azioni - ha aggiunto - ho incontrato Schifani nonostante mi sia costato molto e sono stato anche al Ministero della Salute. Ci sarà un’ulteriore proroga e il 2024 sarà un anno di transizione, perchè le anomalie che stanno emergendo a Palermo non stanno consentendo di essere sostitutivi dei servizi offerti a Taormina”.