Salvini a Furci tra bagno di folla, "nuovi acquisti" e spaghetti ai ricci - FOTO
di Andrea Rifatto | 15/08/2018 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 15/08/2018 | POLITICA
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La cena leghista al "Sapori di Mare"
Il popolo è con te, Matteo tira dritto! Vai con la ruspa!”. E lui tra selfie, strette di mano e baci fa il suo ingresso in largo Luigi Petroselli (quel sindaco comunista della Capitale che trascorreva le vacanze nella cittadina jonica e che fece dell’integrazione tra centro e periferie, tra gli ultimi e le classi più agiate la sua missione amministrativa) acclamato dalla folla.Il ristorante “Sapori di Mare” può attendere, prima la gente. Da Messina, dove ha incontrato l'equipaggio del pattugliatore "Monte Sperone" della Guardia di Finanza, che ha concluso l'operazione "Libeccio" con il sequestro di oltre 20 tonnellate di hashish e l'arresto di 11 persone accolto dal comandante generale delle Fiamme gialle, generale di corpo d'armata Giorgio Toschi, dal prefetto Carmela Librizzi e dal sindaco Cateno De Luca, il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini è scivolato sulla costa jonica fino a Furci Siculo, per incontrare il sindaco Matteo Francilia, fresco di nomina a coordinatore provinciale della Lega. Una giornata in cui sul Carroccio sono saliti altri pezzi della politica messinese, come il professore Dino Bramanti, candidato sindaco alle ultime elezioni amministrative di Messina ed eletto al Consiglio comunale nella lista civica a suo nome: insieme a lui tre consiglieri della sua lista, Salvatore Serra, Giovanni Scavello e Giovanni Caruso, che vanno a costituire il gruppo consiliare della Lega, il primo in una città metropolitana siciliana. Nella Quarta Circoscrizione ha aderito il consigliere di quartiere Giuseppe Cucinotta. “Ci siamo ritrovati sugli stessi principi, dalla sicurezza all’immigrazione, dall’onestà alla trasparenza alla meritocrazia, sui quali abbiamo avuto convergenze senza ricerca di interessi o poltrone – dice Bramanti a Furci - sono al massimo della mia carriera lavorativa e mi sento orgoglioso di dare il mio contributo al gruppo dirigente composto da Stefano Candiani, Fabio Cantarella e Matteo Francilia. Abbiamo parlato di contenuti e metodo, questo mi ha fatto tornare l’entusiasmo che avevo perso dopo la sconfitta a Messina”. E Nello Musumeci e la sua Diventerà Bellissima? “Siamo tutti a destra del Centrodestra e mi auguro che ci possa essere una convergenza per la rinascita e il rilancio della Sicilia grazie alla Lega, che prima ci accusava e criticava e adesso si sta prendendo carico di questa scommessa, non solo elettorale. Mi auguro che il gruppo alla Regione possa avere questa forza in più e redigere a livello nazionale un piano che faccia sì che dalla Sicilia parta il rilancio dell’Italia e che l’isola non sia un carrozzone” - aggiunge il professore. Non mancano i commenti sulla sua decisione: “È una scelta che non condivido. Musumeci non c'entra – taglia corto il furcese Carmelo Briguglio, elemento di spicco di Db, stuzzicato su Facebook. A Messina l’incontro con Cateno, che lo ha tirato in ballo nella sua battaglia per demolire le baracche della città: “Ha condiviso il nostro deciso approccio e ci ha promesso che sosterrà la nostra richiesta della dichiarazione di stato di emergenza, ha dichiarato che ritornerà a Messina” posta il primo cittadino. Salvini conferma da Furci: “Il Viminale è a disposizione del sindaco, sia sul fronte della sicurezza che del reinserimento sociale di gente che non può vivere in quelle condizioni nel 2018”. Ad attendere Matteo il ministro nella cittadina jonica anche l’emergente Fabio Cantarella, assessore del Comune di Catania e responsabile regionale enti locali del partito, l’ex commissario della Lega in Sicilia Angelo Attaguile (“non ho bisogno di nomine per essere leghista, ho portato il partito dal 3 al 5%, ora spazio ai giovani per arrivare al 30%), il deputato alla Camera Carmelo Lo Monte e tanti amministratori locali del comprensorio. “Bisogna partire dai piccoli centri per pensare alla Sicilia e all’Italia” apre in piazza Petroselli Matteo Francilia dopo un pensiero alle vittime di Genova,, che avrà modo durante la serata di esporre al vicepremier le questioni locali più urgenti. “Serve subito una radiografia del territorio – esordisce Salvini accennando alla tragedia di Genova - non è possibile che crollino ponti, montagne, che avvengano frane (come quella sull’A18 a Letojanni, che ha visto tornando da Catania) e che le scuole e gli ospedali non siano in sicurezza. Lavoreremo su questo. Ci sono un bel po' di soldi da spendere, la cosa che mi fa rabbia è che quei soldi ci sono però per svariati motivi non li puoi spendere". Come sta succedendo con il Bando Periferie bloccato dal Governo nazionale, che ha cancellato per Furci 750mila euro. Poi annuncia per settembre un’operazione “scuole sicure” contro gli spacciatori che vendono morte agli studenti. Nonne e mamme applaudono. Infine l'ammicante affondo antimafia:"Voglio urlare forte a tutta Italia e a tutto il mondo che Sicilia e Calabria sono popolate da persone per bene che non hanno niente a che fare con quegli schifosi che vivono di minacce, di truffe e di furti". Segue cena blindatissima con 100 leghisti doc (o quasi), mentre altri 200 sono in un altro locale: sul tavolo sfilano misto di crudi, tartarre di pesce spada, ricciola e tonno, gambero rosso di Mazara crudo, scampetto crudo, acciuga marinata, astice alla catalana, spaghetti ai ricci (appena pescati) e tartarre di ricciola. Immancabile il gelato da “Il Moro”, per rinfrescarsi al termine di una giornata infuocata.