Giovedì 21 Novembre 2024
Il Comune ha difficoltà a riscuotere le imposte e la Corte dei conti mette in guardia


Sant'Alessio, "Condomini ed alberghi evasori storici": 800 avvisi di distacco dell’acqua

di Andrea Rifatto | 02/03/2016 | POLITICA

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L'argomento è stato trattato nell'ultimo Consiglio comunale

Bassa capacità di riscossione delle entrate, ricorso costante ad anticipazioni di tesoreria per carenza di liquidità, elevato volume dei residui attivi (somme accertate e non riscosse) e passivi (somme impegnate e non pagate). Sono le principali criticità rilevate dalla Sezione di controllo della Corte dei corti Sicilia nel Rendiconto 2013 del Comune di Sant’Alessio Siculo, analizzate e discusse nell’ultima seduta di Consiglio comunale su sollecitazione dei consiglieri di minoranza Giuseppe Riggio, Daniela Carnabuci, Pietro Trovato e Nunzio Moschella, che hanno voluto vederci chiaro dopo aver ricevuto la nota dell’organismo contabile. In aula, tramite l’assessore al Bilancio Giuseppe Bartorilla, l’Amministrazione comunale ha risposto spiegando al Civico consesso i provvedimenti adottati per risolvere le situazioni giudicate critiche, confermate a dicembre dalla Corte dei conti nonostante il Comune avesse già inviato una nota di replica il 19 ottobre. Dall’attività istruttoria svolta dalla Sezione di controllo sono emerse cinque criticità: il superamento dei valori limite di quattro dei dieci parametri di deficitarietà strutturale; il disallineamento tra entrate (31.927,99 euro) e spese (8.544,09 euro) correnti aventi carattere non ripetitivo; la bassa capacità di riscossione delle entrate per recupero evasione; l’irregolare utilizzo dei capitoli afferenti ai servizi c/ terzi; l’anticipazione di tesoreria non restituita al 31 dicembre 2013.

La discussione in Consiglio si è concentrata in particolare sul capitolo tributi, visto che la Corte dei conti ha rilevato la bassa capacità di riscossione delle entrate per recupero da evasione tributaria dei proventi Ici/Imu (pari al 12,38% degli accertamenti) e dei vecchi residui ante 2009. L’assessore al Bilancio ha evidenziato come la previsione di entrata riguardante il recupero dell’evasione tributaria Ici/Imu accertata nell’anno 2013 si sia realizzata nell’anno 2014, nel corso del quale sono stati emessi 275 avvisi di accertamento per recupero evasione Ici sulle aree edificabili. “La lotta all’evasione, nell’anno 2015, ha comportato l’emissione di 17 ingiunzioni fiscali per omesso pagamento della tariffa per servizio idrico nei riguardi di condomini ed alberghi, evasori storici – ha sottolineato Bartorilla – per l’importo di circa 280mila euro. A fine anno 2015 sono stati inoltre emessi circa 800 preavvisi di distacco per mancato pagamento della tariffa idrica dalle annualità non prescritte fino all’anno 2013: di questi è risultato che circa 150 bollette erano già state pagate. Al netto degli errori riscontrati, pari ad appena il 18% dei preavvisi di distacco emessi, le somme da riscuotere ammontano complessivamente a 261mila 690 euro. Di questi, circa 30 contribuenti hanno avanzato richiesta di rateizzazione per l’importo di circa 14mila euro. Alla data odierna, sempre in riferimento ai descritti preavvisi di distacco, si è registrata una entrata da evasione certa pari a circa 22mila euro. “Ancora una volta rileviamo la difficoltà del Comune nel riscuotere le imposte – ha dichiarato dai banchi della minoranza Daniela Carnabuci – e riteniamo che sia necessario fare in modo che paghino tutti per far pagare meno senza tartassare all’improvviso i contribuenti con l’invio di cartelle di accertamento, che molto spesso si rivelano errate”. “Tutto ciò è frutto dei mancati controlli fatti in passato – ha aggiunto il capogruppo d’opposizione Giuseppe Riggio – che hanno fatto sì che si costituisse un nucleo di evasori storici come condomini e alberghi che causano problemi di liquidità al Comune”.

Minoranza critica anche sulle anticipazioni di tesoreria: la Corte dei conti, analizzando quella contratta a fine 2013 per 903.960,06 euro, pari al 36,11% delle entrate correnti rispetto alla soglia consentita del 5%, ha evidenziato come sia di importo tutt’altro che irrilevante, sintomo della bassa capacità di riscossione delle entrate e di carenza di liquidità, e come tutto ciò configuri un’anomalia in quanto l’anticipazione non può divenire uno strumento ordinario per assicurare la gestione dell’ente. “Votammo all’unanimità quella richiesta di anticipazione di tesoreria perché le somme servivano anche a pagare gli stipendi dei dipendenti comunali – ha rimarcato Carnabuci – ma se n’è abusato anche per le spese correnti”. “Già dall’esercizio finanziario 2013, la nuova amministrazione ha provveduto a porre in essere alcune significative azioni al fine di incrementare le entrate e al contempo è stata avviata un’azione di contenimento degli impegni di spesa corrente ed un più attento monitoraggio degli stessi – ha replicato Bartorilla –. Tali manovre hanno avuto riscontro già nell’esercizio 2014 ed ancor di più nell’anno 2015, avendone di gran lunga ridotto l’entità del ricorso all’anticipazione. Va detto, comunque, che fino a dicembre la Regione non aveva inviato le somme e dunque il Comune è rimasto in una situazione di carenza di liquidità”.
L’assessore al Bilancio ha letto in aula anche i provvedimenti adottati in risposta alle altre criticità mosse dalla Corte dei conti siciliana sul Rendiconto 2013: riguardo ai residui attivi di nuova formazione l’incasso si è maggiormente realizzato nell’esercizio finanziario 2014, mentre per accelerare la riscossione dei residui attivi mantenuti nel Conto del Bilancio è stata attivata la riscossione coattiva mediante ingiunzione fiscale. Sui residui passivi l’assessore al Bilancio del Comune di Sant’Alessio ha dichiarato al Consiglio comunale come siano stati oggetto di riaccertamento ordinario e straordinario, alla luce della nuova disciplina dell’armonizzazione contabile, che ha portato ad eliminare passivi insussistenti per circa 1,3 milioni di euro. Nessuna particolare preoccupazione, dunque, da parte dell'Esecutivo del sindaco Rosa Anna Fichera, anche se la Corte dei conti ha concluso la propria attività sottolineando coma la situazione finanziaria dell’ente presenti profili di criticità che se non tempestivamente rimossi potrebbero incidere negativamente sul mantenimento degli equilibri di bilancio dei successivi esercizi finanziari. “Le risposte non ci soddisfano – ha dichiarato in chiusura dalla minoranza Daniela Carnabuci – e ogni anno siamo costretti a fare le nostre rimostranze sui bilanci anche perchè all’insediamento di questa Amministrazione non è stato fatto il passaggio di cassa”. Sui provvedimento adottati dal Comune in risposta alla Corte i quattro membri d'opposizione hanno espresso voto contrario, mentre la maggioranza ha votato a favore.

Più informazioni: lotta evasione sant'alessio  


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