Sant'Alessio, ok con polemiche alla rateizzazione dei tributi: ecco come funziona
di Andrea Rifatto | 25/01/2018 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 25/01/2018 | POLITICA
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L'ultima seduta consiliare
Chi non ha potuto e chi non ha voluto pagare. A Sant’Alessio Siculo sarà data a tutti la possibilità di pagare a rate i tributi pregressi non versati nelle casse del Comune. È quanto stabilisce il nuovo Regolamento per la rateizzazione dei tributi comunali, mediante l’accertamento con adesione, e dei canoni del servizio idrico, approvato dal Consiglio comunale con i soli sei voti del gruppo di maggioranza “Vince S. Alessio” (assente la vicepresidente Virginia Carnabuci), visto che l’opposizione ha abbandonato la seduta contestando la scelta del presidente del Consiglio, Domenico Aliberti, di presentare in Aula un emendamento, illustrato in apertura dei lavori, che a dire del capogruppo di “Cambiavento”, Concetto Fleres, presente con Rosa Anna Fichera (assente Giuseppe Bartorilla), “ha stravolto i principi del Regolamento iniziale e non abbiamo avuto modo di visionarlo prima non essendo depositato agli atti”, chiedendo il rinvio dell’argomento ad altra seduta per dare modo alla minoranza di studiare le modifiche proposte e anche per fare analizzare il documento dalla Commissione consiliare Bilancio. Richiesta bocciata però dalla maggioranza con conseguente abbandono dei due di opposizione. “Vengono stravolti i principi del primo Regolamento, soprattutto con la cassazione dell’articolo che ammetteva al beneficio della rateizzazione solo coloro che si trovano in condizioni economiche svantaggiate – ha detto Fleres prima di andare via – e si vuole solo attrarre denaro alle casse comunali a prescindere dalla considerazione dello stato dei cittadini e dagli opportuni distinguo tra chi non ha voluto pagare e chi non ha potuto”. “Il regolamento punta a recuperare entrate nel rispetto dei principi di lealtà e collaborazione con tutti i cittadini di Sant’Alessio – ha replicato il sindaco Giovanni Foti – e l’apertura a tutti senza distinzioni riprende una linea di condotta adottata dal legislatore statale, che ha previsto l’istituto della rottamazione per recuperare cassa, a prescindere da situazioni soggettive dei contribuenti, a tutela della Pubblica Amministrazione”. Cosa prevede il nuovo Regolamento. I cittadini potranno rateizzare tributi pregressi (Tares, Tari, Imu, Tasi, Tosap, canoni acquedotto) a partire da 300 euro (500 in precedenza). Per le entrate tributaria sarà applicato l’istituto dell’accertamento con adesione, per le entrate di natura patrimoniale il contribuente, ai fini del beneficio di rateizzazione, dovrà esplicitamente rinunciare a proprre ricorso presso le autorità preposte. I benefici della rateizzazione sono concessi a condizione che si rinunci espressamente a proporre ricorso contro l’atto di accertamento e/o atto equivalente. Sono esclusi dalla rateizzazione quanti risultino morosi rispetto a precedenti rateizzazioni e quanti siano decaduti dal beneficio a causa del mancato pagamento di due rate anche non consecutive e non abbiano pagato l’intero debito entro 30 giorni dalla scadenza delle rate inevase. Cancellato l’articolo sulla “obiettiva difficoltà economica” come requisito di accesso alla rateizzazione, intesa come condizione economica sfavorevole (purché autocertificata) per i nuclei familiari e come mancato riscontro economico della domanda di mercato per imprese e attività commerciali. Da 300 a 10mila euro sarà possibile la rateizzazione con un massimo 18 rate mensili (il 20% da versare alla prima rata); da 10.001 a 20mila in 24 rate e oltre 20.001 fino a un massimo di 30 rate (oppure 60 a condizione che si presenti una polizza fideiussoria con la previsione dell’esclusione della preventiva escussione del debitore principale). Cancellato l’articolo sulla decadenza dalla rateizzazione in caso di mancato pagamento di due rate. La sanzione per ritardato pagamento sarà applicata nella misura di 1/8 del minimo previsto per legge. Le richieste di rateizzazione dovranno essere presentate entro il 31 agosto al Comune o tramite Pec. Per discutere del nuovo Regolamento venerdì 26 gennaio, alle ore 17.30, si terrà un incontro con i cittadini nell’aula consiliare.