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Santa Teresa, aiuti economici per Misserio: Veri torna alla carica e interroga il sindaco
di Andrea Rifatto | 28/04/2023 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 28/04/2023 | POLITICA
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Veri aveva abbandonato l'aula per protesta
Un mese fa l’abbandono dell’aula per protesta, adesso una nuova iniziativa per sapere quali siano le intenzioni dell’Amministrazione comunale di Santa Teresa di Riva. Torna alla carica il consigliere di minoranza Santino Veri sulla vicenda del crollo della Strada provinciale 23 a Misserio, avvenuto l’1 marzo, in seguito al quale aveva chiesto al sindaco Danilo Lo Giudice la concessione di aiuti economici ad attività commerciali e cittadini per alleviare i disagi subiti dalla chiusura della strada, riaperta il 7 aprile. Ieri l’esponente di opposizione ha presentato un’interrogazione al primo cittadino chiedendo se intenda dare corso alla proposta presentata il 10 marzo relativa all’assegnazione di un contributo di 1.000 euro ad ogni attività produttiva e commerciale di Misserio e di 250 euro per ogni famiglia della frazione, sotto forma di sgravio sulla tassa rifiuti o altre imposte comunali. “Lo smottamento dell’arteria provinciale è stato causato dalla rottura della condotta idrica che per tanto tempo non è stata riparata dal Comune - sottolinea il consigliere Veri - e l’interruzione si è protratta per oltre un mese con gravi disagi per la popolazione residente, che per raggiungere la riviera ha dovuto circumnavigare l'entroterra in quanto l'unica via percorribile è rimasta quella di collegamento tra Misserio-Fautarì e Savoca, notoriamente pericolosa in quanto dissestata e con restringimenti stradali che non consentono il transito di mezzi pesanti in grado di raggiungere Misserio per rifornire le attività produttive e commerciali”. Un danno economico per la frazione che Veri addebita “alla superficiale condotta della Sua Amministrazione - scrive a Lo Giudice - che non ha riparato in tempo il danno alla condotta idrica, la causa di tutti i mali, e per questo ho chiesto di risarcire con un contributo minimo le attività. Nonostante la promessa pubblicamente fatta in Consiglio comunale - conclude Santino Veri - di prendere in considerazione la richiesta e di dare una risposta definitiva entro 30 giorni dalla presentazione della stessa, a tutt'oggi il sindaco non si è pronunciato in merito”. In aula, il 27 marzo, il primo cittadino aveva definito la proposta del consigliere come una speculazione politica strumentale, replicando che sarebbero state fatte le valutazioni di bilancio per valutare se concedere dei ristori alle poche attività commerciali presenti, ritenendo non vi fossero stati disagi di grande rilievo.