Articoli correlati
S. Teresa di Riva. Servizi sociali, il Pd va all'attacco
di Gianluca Santisi | 03/03/2015 | POLITICA
di Gianluca Santisi | 03/03/2015 | POLITICA
2366 Lettori unici
Casablanca (al centro) e alcuni componenti del coordinamento
Il Circolo del Partito democratico di S. Teresa di Riva torna all'attacco sul tema dei servizi sociali, lamentando la mancanza di un regolamento nonostante la crescente domanda di cittadini poveri, anziani ed in condizione di svantaggio. “Nel 2012 - spiega il segretario, Angelo Casablanca - l'Amministrazione aveva promesso il varo di un regolamento entro il mese di agosto dello stesso anno. Ma finora, a parte annunci e iniziative strombazzate, non è stato fatto nulla”. Anche lo scorso anno il Pd aveva sollecitato la maggioranza a portare in Consiglio una bozza di regolamento, “per la quale - si legge in una nota dei democratici - il fattivo contributo del nostro partito non sarebbe mancato”. Ma l'appello è rimasto inascoltato. Il Pd chiede adesso all'Amministrazione se intende varare il regolamento “oppure - continua Casablanca - vuole continuare a navigare senza bussola con provvedimenti tampone, annunci e propaganda”.
Giudizio positivo viene inoltre espresso dal Circolo riguardo la recente iniziativa sugli sgravi alle famiglie bisognose. “Però - precisa il segretario - non condividiamo affatto il sistema delle prestazioni lavorative gratuite per il pagamento delle tasse”. I motivi sono molto semplici. “Se una famiglia bisognosa non riesce a portare a casa il necessario per vivere per mancanza di lavoro - si chiede Casablanca - sulla base di quale cervellotico criterio le si propone di lavorare gratuitamente per pagare le tasse comunali?”. Un aiuto concreto, secondo il Pd, si dovrebbe dare con sgravi totali o parziali delle tariffe, attraverso il rigoroso controllo Isee, “senza alcun condizionamento, senza chiedere nulla in cambio e soprattutto senza dover sottoporre i componenti della famiglia bisognosa a prestazioni lavorative che sono al limite dell'umiliazione, proprio per il motivo per il quale vengono rese”.
Il Pd è infine tornato sulla mancata istituzione delle Consulte comunali. “Registriamo - si legge nella nota - l'assoluto silenzio dell'Amministrazione ad ulteriore conferma della sua ostilità verso questi organismi che dovevano essere varati entro giugno dello scorso anno. Dopo aver completato l'iter di costituzione, si disse che bisognava completare l'organizzazione dei servizi comunali per renderle operative. Siamo passati da più riorganizzazioni comunali, ma delle Consulte si è persa ogni traccia”.