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Santa Teresa e l'evasione delle tasse: "Il 50% dei cittadini non paga, aiutiamoli a farlo"

di Andrea Rifatto | 06/08/2022 | POLITICA

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Il botta e risposta in aula tra Bartolotta e Lo Giudice

Tanti contribuenti non pagano tasse e imposte e la necessità di rispettare i parametri di bilancio restringe le possibilità del Comune di avere a disposizione risorse importanti da investire per il paese. Una criticità presente a Santa Teresa di Riva che è stata dibattuta in Consiglio comunale, dove il capogruppo di minoranza Nino Bartolotta ha evidenziato come nel bilancio di previsione 2022 vi sia un Fondo crediti di dubbia esigibilità di 2,5 milioni di euro, segno che vi è difficoltà a garantire la regolarità delle entrate tributarie. “Non vogliamo inseguire i crediti che il Comune vanta nei confronti dei cittadini, ma mi sembra si sia raggiunto e superato il livello di guardia - ha evidenziato il leader dell’opposizione - nel momento in cui il Comune non riesce ad incassare neanche il 50% delle somme, significa che c’è un problema nella società e nel Palazzo. La situazione degli ultimi anni ha inciso nelle famiglie, nelle imprese, negli esercizi commerciali, ma dobbiamo porci il problema e se il Comune non incassa di conseguenza non può garantire servizi, attività, tutto quello che la comunità ci chiede”. Bartolotta ha quindi proposto all’Amministrazione comunale di predisporre un piano lento, a misura d’uomo, per far rientrare gradualmente la situazione: “Serve uno studio, anche con l’aiuto di un esperto, per mettere i cittadini nelle condizioni di poter pagare le tasse - ha detto rivolgendosi al sindaco Danilo Lo Giudice - fare un piano di rateizzazione e stabilire una finestra diversa da quella che normalmente si attiva per la riscossione dei tributi. Le famiglie sono massacrate da cartelle che non arrivavano da due anni, la pregherei di verificare le possibilità di far rientrare gradualmente la mancanza di pagamenti, divenuta insostenibile, e di mettere i cittadini nelle condizioni di evitare un massacro dalle agenzie di riscossione, consentendo a tutti di mettersi in regola nei confronti del Comune”. 

Il sindaco ha fatto presente che inserire delle somme nel Fcde non significa che non verranno mai incassate: “Non ci poteva essere un’azione imponente di recupero negli ultimi due anni vista l’emergenza Covid che non ci consentiva di vessare le famiglie - ha replicato - siamo uno dei Comuni che negli anni ha svolto un’azione importante di riscossione con l’Ufficio unico delle Entrate che ha messo ordine e non abbiamo perso un solo euro. Siamo d’accordo con la soluzione di creare una finestra che consenta di regolarizzare le posizioni - ha spiegato - ma noi l’abbiamo lasciata sempre aperta, chiunque può venire in municipio a rateizzare le tasse arretrate, abbiamo consentito a tutti di pagare venendo incontro ad ogni esigenza, anche con rate da 50 euro al mese. Ovviamente non bisogna presentarsi dopo aver ricevuto l’avviso di accertamento. L’azione di riscossione deve essere portata avanti  - ha concluso il sindaco di Santa Teresa - e metteremo in atto i meccanismi che consentono ai cittadini di mettersi in regola, ma anche all’Ente di evitare disagi alle proprie casse”.


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