Santa Teresa, "Il sindaco accusa la Polizia locale ma il responsabile è lui, ecco perchè"
di Andrea Rifatto | 30/01/2024 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 30/01/2024 | POLITICA
1493 Lettori unici
I consiglieri Bartolotta, Pacher e Veri
La reprimenda del sindaco Danilo Lo Giudice contro la Polizia locale, accusata di una pessima gestione della viabilità negli ultimi mesi a Santa Teresa di Riva, ha suscitato malumori all’interno del Corpo, del municipio e della stessa Amministrazione comunale, dove non tutti hanno condiviso il j’accuse pubblico del primo cittadino. Sulla vicenda si registra anche il commento della minoranza, che ha presentato un’interrogazione a Lo Giudice firmata dai consiglieri Nino Bartolotta, Santino Veri e Cristina Pacher, con la quale chiedono se intenda adottare iniziative concrete su una serie di proposte, da loro avanzate, che possano contribuire alla risoluzione di molti problemi e la cui competenza è solo e soltanto dell'Amministrazione. “Ancora una volta il sindaco non ha perso l’occasione per dare in pasto all'opinione pubblica l'immagine di un’Amministrazione che non si assume mai le sue responsabilità - esordisce l’opposizione - ma cerca sempre altrove i responsabili dei problemi, compresi quelli evidenziati nella ‘reprimenda’ contro i vigili urbani: in sostanza la colpa è sempre degli altri. Il sindaco afferma che la carenza di personale non può essere una scusante per i dipendenti che devono dare il 100%, affermando implicitamente che non fanno il loro dovere: ma lui, finora, dove è stato?”. Secondo la minoranza lo “stile” che contraddistingue il modo di fare di Lo Giudice non è quello del buon padre di famiglia, “che in presenza di eventuali problemi avrebbe dovuto lavare i panni sporchi in famiglia anziché in ‘pubblica piazza’, con ciò infangando l'onore e il decoro dell'intero Corpo e delegittimandone il ruolo e la credibilità che ad esso compete istituzionalmente”. Bartolotta, Veri e Pacher evidenziano come le accuse rivolte dal sindaco alla Polizia locale non siano suffragate da una analisi complessiva sui carichi di lavoro in capo al Corpo e ad ogni componente e che non tengano conto del fatto che a parte la viabilità vi sono numerosi adempimenti altrettanto importanti. Al primo cittadino chiedono quindi se non si ritenga il vero responsabile delle inadempienze e delle inefficienze denunciate per una serie di circostanze evidenziate nel documento: la minoranza afferma infatti che le accuse in materia di viabilità di Danilo Lo Giudice alla Polizia locale non tengano conto del fatto che non esistono iniziative dell'Amministrazione per realizzare nuovi parcheggi nelle zone nevralgiche del paese (ex scalo ferroviario al Centro, Cantidati, Sparagonà, via Fiorentino, aree demaniali lungomare Barracca, Misserio); eliminare le code quotidiane sulle vie principali dietro i mezzi della raccolta rifiuti, che operano nelle ore di punta e che si potrebbero facilmente eliminare concordando un diverso orario con la ditta appaltatrice; eliminare il carico di lavoro per la gestione dei parcheggi a pagamento (sanzioni, riscossioni, vigilanza, ecc.) che da anni avrebbe dovuto essere affidato a ditte private specializzate in tale settore; eliminare la carenza in organico con l'assunzione per concorso pubblico di nuovi agenti, al quale possono partecipare tutti i giovani interessati evitando la solita mobilità da altri comuni destinata soltanto a chi ha santi in paradiso; attivare la mobilità stagionale da altri comuni per fare fronte alle esigenze derivanti dal notevolissimo aumento di popolazione che si registra nel nostro paese nella stagione balneare; appaltare il rifacimento della segnaletica stradale, carente o inesistente in molte strade; individuare nuove risorse finanziarie con la contrattazione decentrata con i sindacati per potenziare reperibilità, turnazione e lavoro straordinario notturno e festivo e aumentare il controllo del territorio e la sicurezza dei cittadini nelle ore serali e notturne almeno con una pattuglia destinata a tale scopo.