Santa Teresa, Lo Giudice e Bartolotta due rette che non si incontrano. E in minoranza...
di Andrea Rifatto | 26/02/2024 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 26/02/2024 | POLITICA
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I due continuano a suonarsele in aula
Venti mesi di legislatura con tanti scontri e poco dialogo, tra rancori e qualche colpo basso che non ha giovato alla normale dialettica. Nell’agone politico a Santa Teresa di Riva il sindaco Danilo Lo Giudice e il capogruppo di opposizione Nino Bartolotta continuano a suonarsele senza riuscire a trovare un punto di contatto e i toni rimangono accesi, con l’avversario che lancia invettive settimanali contro gli amministratori, definendoli letteralmente scarsi per come stanno amministrando la cosa pubblica, mentre il primo cittadino riesce ad interagire con altri componenti della minoranza schierati su posizioni meno oltranziste. “Bartolotta fa un’opposizione che non è costruttiva e conduce un’azione diffamatoria e denigratoria continuativa e costante - il pensiero di Lo Giudice - non può raccontarci la favoletta della disponibilità al confronto e poi agire in maniera disfattiva e distruttiva. L’opposizione è importante e serve quando c’è confronto e dialogo, invece il suo pensiero spesso va fuori le righe e questo non è utile - ha detto il sindaco direttamente al suo avversario - ha una storia alle spalle e il livello a cui in questo ultimo periodo sta scendendo non gli fa onore, neanche i suoi lo riconoscono su certe bassezze”. Il capo dell’Amministrazione ha quindi rinnovato la disponibilità di tutta a maggioranza alla collaborazione e ad un confronto serio, concreto e democratico nell’interesse esclusivo della collettività, auspicando “un confronto serio e leale per lavorare bene sulle cose giuste nei prossimi tre anni e mezzo”. Reprimenda che Nino Bartolotta ha respinto al mittente: “Non ho mai diffamato nessuno, la minoranza ha esercitato il proprio ruolo responsabilmente, con una benevola astensione sulle votazioni in aula nella quasi totalità dei casi - ha replicato - fare un’opposizione costruttiva non significa essere d’accordo con quello che fa la maggioranza. Vorrei che il Consiglio comunale scrivesse qualche pagina importante per il paese, ma in un anno e mezzo abbiamo visto sempre le porte chiuse sulle nostre proposte, avevamo detto che avremmo alzato l’asticella, la nostra azione può piacere e non piacere, capisco che al sindaco non piace perchè lo tocca, forse pensava di essere senza macchia e senza peccato”. Tra accuse sul passato e confronti su chi abbia amministrato meglio il paese, sindaco e antagonista sembrano viaggiare su rette parallele che non possono incontrarsi. Qualche malumore è emerso anche all’interno della minoranza: il consigliere Santino Veri, che in alcune occasioni ha collaborato con l’Amministrazione per realizzare interventi ritenuti utili per il paese, soprattutto nella frazione Misserio, nell’ultima seduta consiliare ha abbandonato l’aula (la minoranza ha garantito il numero legale viste le assenze in maggioranza) dopo uno scambio di battute con i colleghi Nino Bartolotta e Cristina Pacher, nel corso del quale sono emerse divergenze di vedute sulla linea politica. Ma subito è tornato il sereno e dopo il chiarimento interno già domani ci sarà il banco di prova con la seduta consiliare sul bilancio di previsione.