Santa Teresa, Lombardo risponde a Bartolotta: "Esclusa dall'inizio, ora resto dove sono"
di Andrea Rifatto | 30/11/2023 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 30/11/2023 | POLITICA
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La consigliera Martina Lombardo
“Non mi sarei mai aspettata di dover subire, soprattutto nelle mie condizioni attuali, un’accusa così ingiusta, calunniosa e diffamatoria, da parte di una persona parecchio colta, che avrebbe dovuto rappresentare per me un esempio da seguire”. Ad una settimana dalle dichiarazioni di Nino Bartolotta, capogruppo della minoranza consiliare di Santa Teresa di Riva, che in un'intervista al nostro giornale l’ha accusata di essere un’infiltrata sin dall’inizio e l’ha “espulsa” dalla compagine, la consigliera comunale Martina Lombardo fa sentire la propria voce replicando alle affermazioni del leader del gruppo “I nostri rapporti si sono fin da subito incrinati a causa del suo modus operandi - esordisce riferendosi a Bartolotta - e rimasto sorpreso della mia elezione ha sempre cercato di tenermi in disparte, mettendo perfino in dubbio il fortissimo sostegno della mia famiglia e dei miei amici. Sono stata privata della libertà di esprimere la mia opinione secondo gli ideali che più mi rappresentano, con lo specifico intento di scoraggiarmi nel proseguire l'esercizio del mio mandato elettorale. Sono una giovane convinta che il bene comune sia il principio imprescindibile da ricollocare al centro della vita politica - afferma Lombardo - ma purtroppo nel gruppo di minoranza il principio cardine è quello di mettere in moto, in maniera assolutamente indiscriminata, la macchina del fango, orchestrando abilmente notizie false o mal interpretate, con l’unico fine di attaccare sul profilo personale chi cerca di portare avanti le proprie idee, probabilmente dimenticando che dietro il ruolo politico c’è un essere umano. Mi professo cristiana, pertanto non sono disposta a mettere a repentaglio le relazioni umane a causa delle ideologie politiche, ed è oltrettutto inconcepibile che mi venga severamente imposto da un'altra persona”. Una candidatura, quella nata nel 2022, “per cooperare nella costruzione di qualcosa di buono per la collettività e non di certo per distruggere legami di amicizia - spiega la consigliera - fare la gara nel massacrarci a vicenda attraverso figure retoriche della letteratura epica utilizzate a scopo puramente manipolatorio o addirittura per reinventarmi nelle vesti di un agente 007. Siamo capaci di farci inutili guerre nella nostra piccola comunità per ottenere che cosa? La divisione? Il pubblico disprezzo? Optiamo piuttosto per una critica costruttiva orientata a portare dei buoni frutti nell’interesse del paese”. Per il futuro le idee sono chiare. “Dimettermi? Perché mai? Io sono in pace con tutti e sono propensa a negoziare e ad impegnarmi nei rapporti con tutti i consiglieri - annuncia - anche con la presunta medaglia di cartone! Se ci sono componenti del mio gruppo che nutrono sentimenti di insofferenza, si ritengano liberi di prendere le loro decisioni. Io resto dove sono. Non dimentichiamoci che tutto ciò che avviene in Consiglio è disciplinato dal regolamento del Consiglio comunale, che qualcuno farebbe meglio ad analizzare con cura prima di rilasciare dichiarazioni assurde o ad dir poco fantasiose, in barba alle normative vigenti”. Martina Lombardo aggiunge che il modo di operare del capogruppo “serve soltanto ad inscenare spettacoli sui social, a mettere in ridicolo l'attività politica, frantumandone in briciole la credibilità, con la naturale conseguenza di alimentare l'astensionismo e la bassa affluenza alle urne” e conclude affermando che il ruolo del consigliere “è quello di dare risposte alle esigenze dei cittadini, facendo molta attenzione nel non confonderli con pericolosi giochi di parole che, se utilizzati senza alcuna cautela, finiscono per diventare vere e proprie armi che fomentano l'odio sociale”.