Sabato 23 Novembre 2024
Approvato il Piano Ato da 588mila euro. Polemiche sui servizi pagati ma non svolti


Sant’Alessio, avanti con la differenziata porta a porta ma servono correttivi

di Andrea Rifatto | 16/09/2017 | POLITICA

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Raccolta rifiuti sul lungomare

Terminata l’estate è tempo di bilanci a Sant’Alessio Siculo in un settore delicato come quello della raccolta differenziata dei rifiuti. L’occasione è stata l’ultima seduta del Consiglio comunale, dove all’ordine del giorno figurava l’approvazione del Piano economico-finanziario 2017 dell’Ato Me4 relativo ai servizi di raccolta e smaltimento degli scarti e di spazzamento delle strade, rimodulato dopo l’interlocuzione con il Comune. L’Amministrazione del sindaco Giovanni Foti ha infatti deciso di proseguire con il progetto sperimentale di differenziata porta a porta, la cui ultima proroga è scaduta ieri, e i relativi costi sono stati previsti nel Piano, che per il 2017 prevede una spesa complessiva per l’Ente pari a 588mila euro. “Abbiamo deciso di implementare il porta a porta dopo esserci confrontati anche con il consigliere di minoranza Giuseppe Bartorilla – ha detto il vicesindaco Franco Santoro – in attesa che parta l’Aro Val d’Agrò con i comuni di Savoca, Antillo, Casalvecchio e Forza d'Agrò, anche se l’iter va a rilento e il Piano di gestione che era stato previsto per Sant’Alessio non va bene, visto che venivamo equiparati ai comuni collinari, non venivano presi in considerazione gli alberghi e non si è tenuto conto che in estate la popolazione decuplica e le esigenze sono diverse. A tal fine ho chiesto di modificarlo e nei prossimi giorni si terrà un nuovo incontro”.

In merito al porta a porta la minoranza, tramite il capogruppo Concetto Fleres, ha fatto notare come siano troppi i tre passaggi a settimana per il ritiro dell’indifferenziata e ciò non incoraggia a differenziare i rifiuti e fa abbassare le percentuali. “Per il 2017 versiamo all’Ato Me4 134mila per lo spazzamento e il lavaggio strade ma non abbiamo mai visto una strada lavata – ha aggiunto Fleres – e quindi i cittadini pagano servizi non resi”. Il sindaco Giovanni Foti ha evidenziato come sia possibile, così come già fatto in passato, non pagare le fatture per servizi non resi, mentre Santoro ha fatto notare alla minoranza come l'Ato non fosse stata pagato da un anno e che dunque bisogna andarci con i piedi di piombo nel contestare le fatture. “Servono migliori soluzioni soprattutto per l’estate – ha detto in Aula l’ex sindaco Rosanna Fichera – perché vedere rifiuti davanti abitazioni e condomini non è un bel biglietto da visita”. Il primo cittadino ha annunciato che si sta valutando di dotare i condomini di cassonetti in modo da evitare depositi di immondizia agli ingressi o sulle strade. Per uscire dall’impasse, visti i tempi ancora lunghi per l’avvio dell’Aro, l’Amministrazione sta valutando se adottare un’ordinanza di urgenza per gestire in proprio i servizi di raccolta e smaltimento, anche se il provvedimento può avere validità per soli diciotto mesi. “Nutriamo speranze nel nuovo governo regionale che uscirà dalle elezioni del 5 novembre – ha aggiunto il vicesindaco Santoro – che potrebbe magari modificare la normativa e consentire anche ai comuni sotto i 5mila abitanti come il nostro di istituire un Aro senza doversi associare ai centri vicini. Sarebbe la soluzione migliore”. Il Piano economico-finanziario 2017 dell’Ato è stato approvato alla fine con i sette voti favorevoli della maggioranza a cui si sono aggiunti quelli dei consiglieri di opposizione Giuseppe Bartorilla e Rosanna Fichera, mentre Concetto Fleres si è astenuto. 


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