Sant'Alessio, Foti e Riggio siglano la pace dopo trent'anni: obiettivo il bene del paese
di Andrea Rifatto | oggi | POLITICA
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Giovanni Foti e Giuseppe Riggio
Non è più il tempo delle divisioni a Sant’Alessio Siculo, ma di una politica che torni ad usare il linguaggio della pacificazione. O così almeno sembra, a giudicare dagli ultimi avvenimenti. Nella Settimana Santa è scoppiata la pace tra il vicesindaco Giovanni Foti e il consigliere di minoranza Giuseppe Riggio, lontani da trent’anni (dopo un percorso politico comune) più per astio personale che politico. Grazie all’azione di una “mediatrice”, i due si sono incontrati siglando la pacificazione, archiviando l’era dei litigi e degli scontri che non sono mancati anche nel corso dell’attuale legislatura, dove Riggio ha attaccato spesso l’ex sindaco, oggi numero due dell’Amministrazione comunale. Entrambi hanno teso la mano, dopo che già lo scorso anno l’esponente di opposizione aveva provato ad aprire un dialogo con la maggioranza nell’ottica di lavorare per il bene del paese, tentativo che poi era naufragato in un nulla di fatto. Adesso la pax tra Foti e Riggio viene vista da alcuni come l’avvio di una possibile collaborazione in vista delle Amministrative del 2027 e c’è chi immagina già un appoggio elettorale del primo al secondo, ma è ancora presto per dirlo e bisognerà prima affrontare la discussione all’interno degli schieramenti di appartenenza. La maggioranza, guidata dal sindaco Domenico Aliberti, potrebbe puntare su una ricandidatura dell’uscente, così come la minoranza far scendere in campo nuovamente Giuseppe Riggio, sconfitto nel 2022, ma rispetto alle ultime elezioni potrebbero cambiare accordi e alleanze, anche grazie al superamento di vecchi contrasti. Una pacificazione, quella tra Foti e Riggio, che da ora in avanti potrebbe incidente anche sull’azione della minoranza consiliare nel contestare le politiche dell’Amministrazione comunale.