Sant'Alessio, "La Giunta è illegittima e opera contro legge: delibere da annullare"
di Andrea Rifatto | 07/08/2018 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 07/08/2018 | POLITICA
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I diffidati dalla minoranza
“La Giunta comunale di Sant’Alessio non è legittimata a deliberare dopo le dimissioni del 18 luglio dell’assessore Pina Basile, in quanto è venuto meno uno dei suoi componenti e nelle sedute del 25 luglio e del 2 agosto ha operato contra legem”. Lo scrivono i consiglieri del gruppo di minoranza consiliare “Cambiavento”, Concetto Fleres, Rosanna Fichera e Giuseppe Bartorilla, in una diffida inviata ieri al sindaco, agli assessori, al presidente del Consiglio, alla segretaria comunale, al revisore e ai responsabili d’Area, chiedendo a ognuno, per le rispettive competenze, “di rimuovere celermente le ennesime gravi e reiterate violazioni di legge, sospendendo immediatamente tutte le procedure di spesa derivanti dalle deliberazioni e provvedendo all’annullamento in autotutela di 12 atti amministrativi adottati e delle conseguenti determinazioni dei responsabili di Area”. L’opposizione evidenzia innanzitutto come la L.r. 7/1992, modificata poi con la L.r. 6/2011, prevede che la giunta è composta in modo da garantire la rappresentanza di entrambi i generi e quindi “emerge l’intenzione del legislatore di attribuire valore cogente e precettivo alla rappresentanza di entrambi i generi”, così come “la L.r. 11/2015 stabilisce che nei comuni con popolazione pari o inferiore a 5.000 abitanti il numero degli assessori è fissato a tre”. “Inoltre - scrive la minoranza - il Cga Sicilia nel 2001 ha ritenuto che ove vengano meno uno o più dei suoi componenti, la Giunta non possa legittimamente deliberare sino a quanto la sua composizione originaria non sia stata ricostituita”. Quindi secondo i tre consiglieri di opposizione nelle sedute del 25 luglio e del 2 agosto, dove erano presenti gli unici componenti rimasti in carica, cioè il sindaco Giovanni Foti, il vicesindaco Franco Santoro e l’assessore Giuseppe Pasquale, gli atti sono stati approvati “senza che sia stato ricostituito il plenum e senza aver garantito la inconfutabile ed incomprimibile rappresentanza di genere”, con “gravi e reiterate irregolarità che potrebbero esporre l’ente ad eventuali contenziosi, con potenziale nocumento per l’attività amministrativa del Comune”. “L’eventuale inerzia - conclude la minoranza - sarà segnalata alle autorità preposte per gli accertamenti del caso ed i provvedimenti consequenziali”. Il sindaco Foti è stato inoltre invitato “a relazionare al Consiglio comunale, in merito ed in riscontro alle gravissime motivazioni che avrebbero costretto l’ex assessore Pina Santa Basile a dimettersi dalla carica”. L'azione della minoranza potrebbe adesso imprimere un'accelerata e portare il sindaco a nominare il nuovo assessore donna, che potrebbe essere uno tra le attuali consigliere di maggioranza Alessandra Marisca e Virginia Carnabuci o il revisore dei conti Daniela Carnabuci.