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Sant’Alessio, il sindaco ammette l’errore e revoca l’esperto nominato per sbaglio
di Andrea Rifatto | 09/05/2018 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 09/05/2018 | POLITICA
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Il sindaco Giovanni Foti
Con una determina di revoca siglata dal sindaco Giovanni Foti si chiude definitivamente, a Sant’Alessio Siculo, la vicenda dell’esperto nominato per sbaglio. Il primo cittadino ha infatti siglato un provvedimento che revoca la determina sindacale del 24 gennaio con la quale era stato nominato esperto a titolo gratuito nell’ambito artistico, culturale e turistico, a decorrere dal 24 gennaio e fino alla scadenza del mandato elettorale, il maestro Franco Cancelliere, mecenate e gallerista di Messina che vanta una carriera di pittore e scultore con lo pseudonimo di “Cafra”. Quell’atto, pubblicato all’albo pretorio, non era però stato sottoscritto per accettazione dal diretto interessato e il sindaco Foti, dopo una nostra richiesta di chiarimenti, spiegò di aver firmato per sbaglio la determina di nomina mentre si trovava sulla sua scrivania con altri documenti. Nelle determina si spiega che la revoca è dettata “al fine di compiere più approfondite valutazioni in ordine alle azioni da intraprendere per un possibile sviluppo soci-culturale del territorio”. Cancelliere, che nei mesi precedenti aveva avuto dei contatti con gli amministratori alessesi, dopo aver appreso della nomina si scagliò contro gli amministratori passati e presenti, definendoli refrattari alla cultura. Sulla vicenda il gruppo di minoranza presentò un’interrogazione, alla quale Foti ha risposto nei giorni scorsi. “La determinazione è stata erroneamente firmata e posta in pubblicazione quando invero la volontà dell’amministrazione ed in particolare del sindaco non si era ancora formata – scrive Foti – infatti la determina è stata posta in pubblicazione senza che lo stesso professionista venisse da alcuno contattato al fine di perfezionare l’incarico, che infatti, ad oggi, non si è perfezionato. Non c’è da stupirsi di un accadimento del genere che, sebbene raro, ciò nondimeno non si può certo definire ‘impossibile’ né tantomeno idoneo a provocare una reazione plateale: tra le varie bozze di provvedimenti amministrativi che vengono sottoposti al sindaco per una visione può accadere che se ne firmi una di queste che invero, ancora, non rispecchi le reale volontà del conferente, e ciò sia chiaro, senza nulla togliere al professionista di cui si discute. Pertanto non si ritiene di adottare alcun ulteriore provvedimento se non una mera revoca della determinazione”.