Sant'Alessio, maggioranza a rischio tracollo sul bilancio: un consigliere esce e la salva
di Andrea Rifatto | 22/02/2021 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 22/02/2021 | POLITICA
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La seduta e l'uscita di Pasquale
La scampa ancora una volta per il rotto della cuffia a Sant’Alessio Siculo la maggioranza del sindaco Giovanni Foti, che venerdì sera ha rischiato di andare sotto in Consiglio comunale sul bilancio di previsione 2021-2023, approvato con i cinque voti del presidente Domenico Aliberti e dei consiglieri Natale Ferlito, Saro Trischitta, Alessio Fichera e Giovanni Saccà e i quattro contrari dell’indipendente Nino Lo Monaco e di Concetto Fleres, Rosanna Fichera e Giuseppe Bartorilla di minoranza. A salvare l’Amministrazione da un pareggio che sarebbe equivalso ad una bocciatura del documento finanziario è stato il consigliere di maggioranza Giuseppe Pasquale, che prima della discussione ha abbandonato l’aula “per il bene della comunità visto che il mio voto potrebbe essere decisivo”. L’intenzione era infatti quella di non esprimersi favorevolmente ma resosi conto che al momento della votazione non ci sarebbero stati i numeri sufficienti per far passare la delibera, ha preferito uscire dal Consiglio e non girare ulteriormente il coltello nella piaga, evitando di assumersi la responsabilità di risultare determinante per la bocciatura. D’altronde già poche ore prima, annunciando la rinuncia alla proposta di ricoprire la carica di presidente del Consiglio o vicesindaco, Pasquale aveva specificato di non voler rompere con l’Amministrazione e che in aula avrebbe votato nel modo che reputava più giusto. Alla prima occasione ha scelto però il… non voto. Il sindaco non ha preso la parola per esporre i contenuti del bilancio e la minoranza ha espresso voto contrario rilevando discrasie tra il piano del fabbisogno del personale e il Previsionale e la mancata corretta previsione di alcuni fondi “che se non correttamente accantonati rischiano di avere un effetto espansivo della spesa e potrebbero creare in futuro squilibri di bilancio - ha evidenziato a nome del gruppo il consigliere Bartorilla - oltre che pregiudicare il principio di veridicità del bilancio che in questo caso, così come redatto e approvato, non rispecchia la reale situazione dell’ente soprattutto in riferimento ai contenziosi in essere, fra cui spicca quello del Cst Messenia, dove c’è una possibile condanna per il Comune con un rimborso da 900mila euro”. Bartorilla ha evidenziato inoltre una previsione eccessivamente alta delle entrate Imu, pari a 736mila euro nonostante il trend storico sia più basso, e di quelle per investimenti.