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Sant’Alessio, maggioranza senza numeri: salta il Consiglio per il piano di riequilibrio
di Andrea Rifatto | 27/09/2016 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 27/09/2016 | POLITICA
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Il Consiglio comunale di ieri sera
Vanno a vuoto le prime due sedute del Consiglio comunale di Sant’Alessio Siculo convocato per dare il via libera all’avvio della procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, la cosiddetta manovra salva Comune. Ieri sera in aula si sono presentati alla prima adunanza fissata alle 20 solo cinque consiglieri di maggioranza oltre al presidente Giuseppe Pasquale: Giuseppe Bartorilla, Natale Ferlito, Rosario Trischitta, Donatella Molino e Nunziata Cannavò, mentre la minoranza ha disertato la seduta. Vista l’assenza del numero legale (metà più uno dei componenti), il presidente Pasquale si è visto costretto a rinviare di un’ora e alle 21 il Consiglio ha avuto inizio grazie alla presenza dei quattro consiglieri di minoranza Giuseppe Riggio, Daniela Carnabuci, Pietro Trovato e Nunzio Moschella, mentre tra i banchi della maggioranza erano assenti Giovanni Mercurio e Domenico Brancato, la cui mancata partecipazione al Consiglio aveva fatto mancare i numeri allo schieramento di governo già in occasione dell'approvazione del bilancio consuntivo 2015. In apertura dei lavori il capogruppo d’opposizione Riggio ha subito chiesto un rinvio di cinque giorni lamentando che la minoranza non ha potuto visionare per tempo gli atti inerenti la proposta: “Abbiamo trovato allegato solo uno schema molto generico che non spiega da dove derivano gli importi che saranno inseriti nel piano di riequilibrio finanziario dell’Ente – ha detto Riggio – e vogliamo capirne di più prima di discutere”. Il presidente Pasquale ha replicato che il Consiglio è chiamato in questa fase ad approvare solo il ricorso alla procedura di riequilibrio e che le cifre dettagliate del piano saranno portate in aula successivamente, una volta redatto il documento. L’aula, con i voti favorevoli della maggioranza, ha quindi bocciato la richiesta di rinvio della seduta portando la minoranza ad abbandonare i lavori e a far mancare nuovamente il numero legale. Situazione che ha costretto Pasquale a rinviare tutto ad oggi in seconda convocazione, quando basterà la presenza di quattro consiglieri (un terzo) per garantire la regolarità della seduta.