Sant'Alessio, minoranza all'attacco: "Rispettate le regole e la dignità dei consiglieri"
di Andrea Rifatto | 25/01/2024 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 25/01/2024 | POLITICA
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I consiglieri Cannavò, Riggio e Triolo
Tutela della dignità del Consiglio comunale e delle sue prerogative. È quanto chiedono i consiglieri di minoranza di Sant’Alessio Siculo, con una dura nota inviata al presidente Natale Ferlito, al sindaco Domenico Aliberti, alla sua giunta e per conoscenza alla segretaria comunale. I componenti del gruppo, gli esponenti di Sud chiama Nord Tina Cannavò, Giuseppe Riggio e Cristina Triolo, esprimono censura per atteggiamenti ed episodi contestati alla maggioranza, diffidando giunta, presidente del Consiglio e sindaco “dal tenere in futuro comportamenti analoghi”, impegnandoli “a recuperare un atteggiamento di fisiologico rispetto del Consiglio e delle regole di trasparenza e di partecipazione”. L’opposizione contesta all’Amministrazione di non aver mai favorito e rispettato le commissioni consiliari, visto che “la loro attività è pressoché inesistente e una di esse è stata convocata una sola volta ma mai realmente tenutasi per mancanza dei componenti della maggioranza, di cui ad oggi non risulta nominato il presidente”, sottolineando come “sistematicamente vengano a mancare momenti di confronto endoprocedimentali che consentirebbero alle forze politiche non organiche alla maggioranza di portare proposte e contributi positivi, venendo quindi a mancare qualunque interlocuzione sul piano politico”. “Le risposte alle nostre interrogazioni sono lacunose, imprecise, approssimative - accusano Cannavò, Riggio e Triolo - quasi con l’intento di voler intenzionalmente omettere di fornire dati precisi e attendibili, così come i riscontri alle istanze di accesso agli atti sono generiche ed in alcuni casi riportano dati diversi rispetto a quelli oggetto della richiesta”. Contestata anche la mancata attuazione di alcune delibere del Consiglio comunale approvate all’unanimità, come quelle per le riprese streaming delle sedute e l’istituzione delle Commissioni statuto-regolamenti, politiche sociali-casa-famiglia-lavoro e mensa scolastica, “contravvenendo e violando la chiara e precisa volontà dell’intera aula”. “Alcuni di questi comportamenti nascondono una precisa volontà di celare aspetti economici rilevanti con un importante danno erariale per l’Ente - conclude la minoranza - e di riflesso per la nostra comunità. Pertanto, se reiterati, non saranno più consentiti e di conseguenza segnalati alle autorità competenti”.