Sant'Alessio, minoranza all'attacco sulla telecamera nel torrente Salice
di Andrea Rifatto | 05/05/2018 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 05/05/2018 | POLITICA
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La telecamera rivolta verso la discarica sul torrente Salice
Minoranza all’attacco a Sant’Alessio Siculo sulla telecamera installata dal Comune nella stradina che costeggia il torrente Salice per scovare e sanzionare gli incivili che scaricano illecitamente rifiuti. Dopo il nostro articolo del 25 aprile (leggi qui), il gruppo consiliare “Cambiavento” ha deciso di presentare un’interrogazione indirizzata al sindaco Giovanni Foti per avere spiegazioni in merito e chiedere di rimuovere quanto non installato secondo le regole. “Il giorno successivo alla pubblicazione dell’articolo, durante la seduta del Consiglio comunale è stato dichiarato pubblicamente che la telecamera è stata posizionata per volontà degli amministratori e che era già in funzione – esordiscono i consiglieri Concetto Fleres, Rosa Anna Fichera e Giuseppe Bartorilla – ma in atto non risulta essere stato adottato alcun regolamento che disciplini la materia della videosorveglianza nel territorio comunale, ai fini di quanto prevede l’obbligo del trattamento dei dati personali previsto dall’Autorità garante secondo le normative vigenti in materia. E non risulta pubblicata all’albo alcuna delibera di Giunta comunale di assegnazione somme per acquisto e fornitura delle apparecchiature installate e dei relativi cartelli attestanti la presenza dei sistemi di videosorveglianza, anzi si evidenzia che un cartello indicante il controllo video è stato installato da diverso tempo da questa amministrazione in un’area della via Panoramica in modo del tutto illegittimo, configurando falsa indicazione poiché è totalmente inesistente il dispositivo di videosorveglianza”. Secondo l’opposizione tutto ciò evidenzia “una modalità di gestione della cosa pubblica del tutto irregolare, illegittima e non rispettosa dei basilari elementi di democrazia, in spregio alle normative vigenti in materia amministrativa, specialmente a riguardo della trasparenza degli atti pubblici, della tutele dei dati personali e della privacy” e “vista la gravità di tutto ciò chiediamo di conoscere se i cartelli indicanti l’esistenza dei dispositivi di videosorveglianza e la telecamera installata al torrente Salice siano stati donati all’amministrazione e da quale ditta; se anche il lavoro di installazione della telecamera e dei cartelli risultano essere delle “donazioni” o i lavori sono stati eseguiti da “volontari”. Fleres, Fichera e Bartorilla hanno invitato il sindaco “a provvedere immediatamente a fare rimuovere tutte le iniziative che non sono supportate da atti amministrativi che li legittimano, che non osservano i presupposti di legge che autorizzano l’installazione dei sistemi di videosorveglianza, considerato che persistendo la situazione attuale l’amministrazione viene esposta al rischio di contenziosi legali che potrebbero danneggiare l’Ente”. All’interrogazione è stata richiesta risposta scritta.