Sant'Alessio, ok al bilancio di previsione. La minoranza si arrende in aula per protesta
di Andrea Rifatto | 12/09/2024 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 12/09/2024 | POLITICA
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Con l'approvazione si conclude il commissariamento
Commissariato da tre mesi per non aver rispettato la scadenza del 15 marzo, il Consiglio comunale di Sant’Alessio Siculo ha approvato il bilancio di previsione 2024-2026, passato con cinque voti favorevoli della maggioranza (assente il capogruppo Giovanni Saccà) e l’astensione dei due consiglieri di minoranza in aula (assente Cristina Triolo). Un documento che prevede entrate e uscite per 12,9 milioni di euro per l’anno in corso, giudicate in linea dal sindaco Domenico Aliberti che ha sottolineato come l’alta capacità di indebitamento dimostri il buono stato di salute del Comune, che potrebbe attivare mutui importanti per finanziare opere. «La riscossione di Imu e Tari supera il 60% mentre è più bassa per il servizio idrico - ha spiegato il sindaco - stiamo procedendo nell’attività di recupero dell’evasione dando attenzione anche a tributi minori prima trascurati, come passi carrabili e luci perpetue. La spesa maggiore è quella relativa al personale ed è stato dato ampio spazio all’accantonamento dei fondi in un’ottica prudenziale della gestione delle risorse comunali e abbiamo previsto in bilancio ampi investimenti per manutenzione degli immobili comunali e per dare particolare attenzione ad acquedotto e depurazione». La minoranza ha rivendicato il contributo da 50mila euro per l’implementazione dell’illuminazione nelle zone periferiche e nelle frazioni, assegnato dall’Ars con la Manovra ter su emendamento del proprio gruppo politico Sud chiama Nord, contestando per il resto il bilancio e non presentando emendamenti come forma di protesta. «Un bilancio, come il precedente, che si basa su piedi di argilla - ha detto la capogruppo Tina Cannavò - in tutte quelle azioni con la quale rincorre puntualmente l'emergenza, invece di anticiparla e contrastarla. Si continua ad amministrare con atteggiamento da campagna elettorale mentre la comunità non fa altro che chiedere un maggiore senso di responsabilità ed equità amministrativa. Rimangono inesplorati alcuni temi come interventi a favore degli anziani, dei giovani e degli indigenti e i contributi alle associazioni del territorio - ha evidenziato - emerge una contrazione dei servizi e in quei pochi resi vi sono aumenti di tariffe». Per l’opposizione alessese, dunque, i soldi pubblici vengono spesi male, senza una visione innovativa di razionalizzazione della spesa: «Il bilancio, l'atto di governo più importante del Comune, si traduce in realtà in una ratifica alla quale certamente è tenuta anche l’opposizione - ha proseguito la capogruppi - in particolare ci colpisce nuovamente la scarsità di dibattito che si traduce in una scarsità di emendamenti. La nostra è una resa, la resa di Pippo, Tina e Cristina, che decidono di non proporre più perché non c'è ascolto. Sulle nostre proposte, ad oggi, abbiamo sempre trovato dei muri e abbiamo deciso di esprimere protesta e non proposta non presentando alcun emendamento. Le nostre conclusioni non si discostano da quelle dello scorso anno, come non si discosta lo stesso bilancio di previsione, che male guarda al presente e per nulla guarda al futuro». Da qui la scelta del gruppo di opposizione di astenersi.