Sant'Alessio, rapporti tesi in maggioranza: l'assessore Pasquale rimette una delega
di Andrea Rifatto | 03/03/2019 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 03/03/2019 | POLITICA
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L'assessore Pasquale e il consigliere Trischitta
Ancora novità all’interno della Giunta comunale di Sant'Alessio Siculo. Come aveva anticipato già un mese fa all’indomani dell'assegnazione delle deleghe, l’assessore Giuseppe Pasquale ha rimesso quella ad Igiene e Sanità, che il primo cittadino gli aveva affidato il 24 gennaio in aggiunta a Servizi sociali, Pari opportunità, Politiche giovanili, Formazione, detenute già in precedenza. Pasquale ha protocollato in municipio un documento, indirizzato al sindaco e per conoscenza alla segretaria comunale, in cui la rimette nelle mani di Foti spiegando che si tratta di ragioni legate alla sua professione di sottufficiale della Guardia di Finanza. “La scelta è motivata dal mio impegno lavorativo e dalle mie specifiche professionali – si legge nella missiva – in considerazione delle quali l’assolvimento dei compiti assegnatimi potrebbe far insorgere diversi aspetti di incompatibilità che ostacolerebbero in maniera incisiva il buon andamento della manovra amministrativa”. Al di là della remissione della delega, i rapporti tra Pasquale e il resto della Giunta continuano ad essere tesi: da tempo vengono chiese le sue dimissioni, a maggior ragione da quando ricopre anche la carica di consigliere comunale, per lasciare spazio ad un altro componente della squadra di governo, ossia uno tra Nino Lo Monaco e Saro Trischitta, entrambi pronti ad entrare in Giunta con il secondo, tra i più attivi e presenti sia in municipio che fuori, soprattutto nell'ultimo periodo, che sembra il prescelto per ricoprire la carica, che potrebbe essere divisa con il collega di maggioranza da qui a fine legislatura. Pasquale finora non ha ceduto ma il sindaco conta ancora di convincerlo così da trovare una soluzione indolore e non vedersi costretto a defenestrarlo, rischiando di ritrovarsi poi con un consigliere che potrebbe rappresentare una spina nel fianco in Consiglio, dove i numeri sono risicati e dove di fatto il gruppo di maggioranza, composto da sette membri, non riesce da solo a garantire il numero legale alle sedute consiliari per via di due consiglieri quasi sempre assenti perchè fuori sede, Virginia Carnabuci e Giovani Saccà. Una fase di stallo, venutasi a creare a neanche due anni dall'inizio della legislatura, che se non verrà risolta in tempi celeri rischia di far impantanare l'azione amministrativa.