Sant'Alessio, reddito di cittadinanza e progetti: minoranza interroga sindaco e assessore
di Andrea Rifatto | 23/07/2022 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 23/07/2022 | POLITICA
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Previsti dalla legge interventi utili alla collettività
Quanti sono i cittadini beneficiari e fruitori del sussidio del reddito di cittadinanza? E come verranno impiegati in paese? Sono alcune delle domande che il gruppo consiliare di minoranza “Progetto per S. Alessio” ha rivolto all’Amministrazione comunale, presentando una interrogazione a risposta scritta indirizzata al sindaco Domenico Aliberti e all’assessore ai Servizi sociali Roberta Rigano. L’obiettivo dei consiglieri Giuseppe Riggio, Tina Cannavò e Cristina Triolo è quello di avere risposte sull’attivazione del Puc, i progetti utili alla collettività per i beneficiari del reddito di cittadinanza, e nel documento vengono chiesti chiarimenti su quali progetti siano stati avviati nel corso di questi anni a Sant’Alessio Siculo, e per quali periodi, per i beneficiari del sussidio statale; la tipologia dei progetti che si sono attivati e quelli che si attiveranno; le tempistiche di attuazione; i settori di intervento e le finalità. “Con quale tempistica l’Amministrazione comunale ritiene di avviare le procedure burocratiche necessarie - scrivono Riggio, Cannavò e Triolo - per impiegare i percettori del reddito di cittadinanza in lavori di pubblica utilità, garantendo così nuove risorse da destinare alle attività ordinarie del Comune, senza intaccare il bilancio e fornendo un prezioso supporto in un periodo di oggettiva difficoltà amministrativa?”. L’opposizione evidenzia come siano trascorsi più di tre anni dall’entrata in vigore del reddito di cittadinanza con l’attivazione della procedura attraverso i Centri per l’impiego e che i Puc, oltre che un obbligo, rappresentano un’occasione di inclusione e crescita per i beneficiari e per la collettività. Il gruppo di minoranza alessese attende intanto risposta sulle altre interrogazioni presentate nelle scorse settimane e in particolare sulla richiesta di accesso agli atti per verificare eventuali posizioni debitorie dei consiglieri di maggioranza verso il Comune, che potrebbero far sorgere situazioni di incompatibilità con la carica ricoperta e portare anche alla decadenza qualora la causa ostativa non venisse rimossa.