Giovedì 25 Aprile 2024
Il vicesindaco risponde all'interrogazione sulla videosorveglianza senza regole


Sant'Alessio, "Salice pulito grazie alla telecamera": Santoro replica alla minoranza

di Andrea Rifatto | 31/05/2018 | POLITICA

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Il vicesindaco Franco Santoro

Grazie alla telecamera, l’area del torrente Salice è adesso libera da rifiuti. Ha replicato così il vicesindaco di Sant’Alessio, Franco Santoro, all’interrogazione presentata dal gruppo consiliare di minoranza “Cambiavento” in merito all’installazione della videosorveglianza sulla stradina che costeggia il torrente Salice, senza che vi sia il Regolamento comunale che disciplina la materia e soprattutto il trattamento dei dati personali, e del cartello che indica la presenza di una telecamera sulla via Panoramica, senza che in realtà vi sia alcun dispositivo in grado di effettuare le riprese. L’opposizione aveva fatto notare come tra l’altro non vi fossero atti del Comune in merito all’acquisto delle apparecchiature e all’installazione delle stesse, lamentando una gestione della cosa pubblica irregolare, illegittima e non rispettosa delle regole della democrazia e invitando il sindaco a rimuovere quanto posizionato senza osservare le regole. Il vicesindaco, che detiene anche la delega all’Igiene, ha risposto all’interrogazione per ciò che riguarda il Salice, premettendo come quell’area sia da considerarsi un corridoio ecologico di particolare interesse naturalistico e in passato anche via d’accesso a Forza d’Agrò e che sia stata penalizzata a partire dal 1985, con la realizzazione del depuratore, e ultimamente, a seguito dell’avvio del programma per la raccolta differenziata porta a porta, dopo la decisione della precedente amministrazione di ubicare lì alcuni cassonetti.

“Inesorabilmente la presenza dei cassonetti ha dato il via alla trasformazione del sito in mini discarica con grave danno per l’ambiente e la salute pubblica – ha scritto Santoro – e abbiamo avviato nell’ultimo anno una serie di interventi di bonifica dell’area con l’ausilio di mezzi e personale dell’Ato Me4 e in concomitanza i nostri vigili urbani hanno effettuato dei servizi di pattugliamento diurno e serale nella speranza di scoraggiare eventuali tentativi di abbandono dei rifiuti da parte dei cittadini locali e in trasferta. I risultati di questa attività si sono rivelati parziali e inefficaci. Pertanto in linea con quanto autorizza il Garante della privacy e con riferimento alle ordinanze del presidente delle Regione siciliana di febbraio e marzo 2018, l’Amministrazione e in particolare il vicesindaco hanno deciso di montare un sistema di videosorveglianza fornito gratuitamente in prova da un’azienda specializzata nel settore. Il risultato di tale attività era e resta chiaramente dissuasivo ed è andato oltre ogni rosea aspettativa, visto che a tutt’oggi l’area del Salice risulta sgombra da rifiuti. Nel frattempo l’attività dell’Amministrazione in merito a questa problematica non si è fermata ed è stato depositato lo schema del Regolamento di videosorveglianza che regola tale attività sul territorio comunale”. Regolamento che verrà sottoposto oggi alle 19 all’attenzione del Consiglio comunale. “Le affermazioni relative all’utilizzo disinvolto e illegittimo dei principi elementari e basilari della democrazia sono da rispedire al mittente – ha concluso il vicesindaco di Sant’Alessio – in quanto nessuno ha nascosto la predisposizione di tali interventi, comunicandoli informalmente in una precedente seduta del Consiglio comunale. É compito di chi amministra assumersi responsabilità a tutela della salute e dell’incolumità dei cittadini nel pieno rispetto della legge, così come è avvenuto in questo caso”.


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