Sant’Alessio, salta l'accordo per la grande coalizione: tra Foti e Fleres cala il gelo
di Andrea Rifatto | 29/06/2021 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 29/06/2021 | POLITICA
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Il leader di minoranza ha chiuso ogni trattativa
Doveva arrivare la risposta sull’accettazione o meno dei nomi proposti dall’opposizione, per suggellare l’accordo con l’ingresso dell’Amministrazione di tre componenti, invece da parte del sindaco Giovanni Foti è giunta un’altra richiesta, ossia decidere anche il nome del candidato sindaco comune per il 2022. A quel punto, però, il capogruppo di minoranza Concetto Fleres ha chiuso le trattative. Salta così la nascita della grande coalizione a Sant’Alessio Siculo: un faccia a faccia tra i due leader ha infatti sancito l’interruzione dei tentativi di trovare l’intesa, visto che la richiesta del primo cittadino, finalizzata a designare subito e in modo unitario un nome condiviso da tutti i gruppi, non è stata accolta dal capogruppo di opposizione, che ha deciso di non concedere altro tempo. “Io ci credo veramente ad una grande coalizione, se il problema sono io sono disponibile a fare un passo indietro - ci aveva detto il primo cittadino - per questo ho chiesto a Fleres di decidere anche il candidato sindaco, perchè dopo sarà più difficile, meglio perdere un po’ di tempo in più adesso e chiudere tutto l’accordo per evitare di dover riaprire il tavolo della discussione tra sei mesi in vista delle elezioni. Ho proposto di non discutere solo solo sui nomi da far entrare adesso nell’Amministrazione, che possono anche andare bene, ma di stabilire anche il candidato sindaco per il prossimo anno, ho fatto presente di poter escludere il mio - ha aggiunto Foti - ma sul prossimo sindaco sul quale voglio ovviamente dire qualcosa e per questo ho proposto di sceglierlo tra una rosa di nomi fatti da entrambi gli schieramenti. Tra l’altro - ha aggiunto - ho chiesto qualche giorno in più anche per attendere il rientro a Sant’Alessio dell’assessore Virginia Carnabuci”. Da parte di Fleres, invece, che abbiamo contattato subito dopo, è arrivata una netta chiusura ad ogni ipotesi di scegliere adesso il prossimo candidato sindaco e non è stato più concesso altro tempo. “L’incontro a due ha definito l'interruzione dei tentativi di trovare l’intesa e sono tenuto a prendere atto, con molto dispiacere, che ho riscontrato tatticismo e celate resistenze - ci ha spiegato il leader di opposizione - ma questo paese non può stare ancora con il freno tirato e non si può andare oltre nel nobile, ma purtroppo fallito, tentativo di allargare la coalizione. I troppi cambi di linea, le nuove richieste, le troppe indecisioni hanno determinando la fine della trattativa, tutto questo produrrà la fine del dialogo, come molti purtroppo auspicavano, che si era intrapreso mesi addietro e non si sa se un giorno si potrà nuovamente riprendere. Pertanto al momento le strade si dividono e potremo solo pentirci un domani di non aver tratto il dovuto insegnamento dalle esperienze vissute e di aver perso una grande opportunità che la vita ci suggeriva di cogliere”. Secondo la minoranza era necessario un accordo tra le diverse forze politiche, viste le condizioni in cui versa il paese, per una forte presa di responsabilità da parte di tutti, senza più tergiversare: “Foti resta ‘arroccato’ sulle sue posizioni nonostante l’evidente difficoltà ad avere i numeri in Consiglio comunale - evidenzia Concetto Fleres - non si è preso atto che il paese è allo stremo e che è necessario costruire un nuovo corso politico. Tutto questo sembra non interessi ad alcuno, l'importante è mantenere, anche se con un equilibrio precario e traballante, delle cariche e sedere su poltrone senza comprendere che a volte è doveroso fare qualche passo indietro per ottenere un maggiore beneficio per la comunità. Non tutti credono negli ideali e spesso restano ingabbiati in situazioni statiche e condizionanti. Eppure il mio gruppo non si sente il solo nel credere in una nuova visione di futuro per Sant’Alessio - aggiunge - pensando che sia indispensabile avere un quadro netto dei progetti ed avere la certezza di poter riuscire a realizzarli. Un paese che vuole crescere nel futuro e migliorare le condizioni di vita ha bisogno di una classe dirigente attrattiva e unita, non certamente divisa in tanti piccoli feudi che rendono difficile governare seppure dopo una splendida vittoria. Il tempo dell’attesa e dei rinvii è ormai finito - conclude il capogruppo di minoranza - è tempo di guardare avanti, di essere realisti e di capire che abbiamo un paese e un futuro cui dedicare le nostre più preziose energie che non ci perdonerà mai di aver sprecato questa irripetibile opportunità”. Dunque ognuno avanti per la propria strada e un primo banco di prova si avrà domani (mercoledì), quando in Consiglio comunale sbarcherà il Rendiconto 2020.