Sant'Alessio, tra giustificazioni e critiche passa il bilancio 2023 ad anno ormai concluso
di Andrea Rifatto | 11/12/2023 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 11/12/2023 | POLITICA
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La seduta consiliare alessese
Se a Taormina si approva il bilancio di previsione 2024-2026, a Sant’Alessio Siculo c’è un ritardo di un anno. Il Consiglio comunale ha infatti dato il via libera solo adesso il Previsionale 2023-2025, che prevede entrate e uscite per 16,7 milioni di euro per ciascuno dei tre anni. Un documento arrivato in aula con il fiato sul collo del commissario ad acta nominato dalla Regio e e dopo due stesure, esitato con il voto favorevole della maggioranza (assente Giovanni Saccà) e quello contrario della minoranza (mancava Cristina Triolo). Tempi più lunghi perfino dello scorso anno, visto che il Previsionale 2022-2024 era stato approvato il 16 novembre. “Un grosso ritardo legato all’assenza di ragioniere, in quanto la responsabile Martina Lauricella si è dimessa ad aprile - si è giustificato il sindaco Domenico Aliberti - e nessun dipendente comunale del comprensorio è voluto venire nel nostro Comune per i troppi impegni. Abbiamo dovuto fare una forzatura nominando come responsabile la dipendente Carmen Costantino e insieme al revisore e al mio esperto è stato redatto il bilancio, un parto collettivo. Purtroppo l’amministrazione ordinaria del paese è stata limitata perchè per tutto l’anno ha dovuto lavorare in dodicesimi senza avere la piena disponibilità dei capitoli”. Il sindaco ha spiegato che è stato adottato un criterio prudenziale per la previsione di entrate e uscite, con l’aumento del 30% di tassa rifiuti e canone idrico, mentre l’Imu è rimasta invariata. Critica l’opposizione, che ha contestato anche l’assenza alla seduta del responsabile dell’Area Finanziaria, del revisore (impegnato alla Corte dei conti) e dell’esperto del sindaco: “Il termine di scadenza per approvare il bilancio non è stato rispettato neanche questa volta, nonostante la presenza nell’ente di figure professionali lautamente retribuite - ha rilevato la capogruppo Tina Cannavò - il bilancio di previsione non può e non deve essere inteso come un semplice adempimento burocratico e formale, ma è l’atto con il quale l’Amministrazione dà o dovrebbe dare precise indicazioni degli obiettivi che si prefigge di perseguire. Il 2023 è ormai concluso e di fatto è un Previsionale biennale. Un bilancio poco coraggioso che non riduce la tassazione, non investe nella lotta all’evasione, non prevede interventi volti a costruire nuove forme alternative di viabilità e parcheggi, anche in considerazione del costruendo raddoppio ferroviario - ha sottolineato Cannavò - decliniamo ogni forma di responsabilità contabile e amministrativa, civile e penale sulla deliberazione consiliare, che rimane ad esclusivo carico dei promotori e dei responsabili dell’approvazione”. Per il collega Giuseppe Riggio “un bilancio gonfiato con somme che il Comune non incasserà mai, come quelle sull’Imu, e sulle quali invece servono certezze per stabilire quanto spendere”. Secondo il sindaco Aliberti “nessun bilancio gonfiato, per l’Imu è previsto il ruolo ordinario mentre i mancati introiti sono inseriti nel Fondo crediti dubbia esigibilità”.