Savoca, dopo sei mesi di ritardo approvato il Rendiconto 2019: buco da 200mila euro
di Andrea Rifatto | 01/01/2021 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 01/01/2021 | POLITICA
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La seduta consiliare savocese
Con sei mesi di ritardo oltre il termine fissato dalla Regione (30 giugno), il Consiglio comunale di Savoca ha approvato mercoledì pomeriggio il bilancio consuntivo del 2019, chiuso con entrate e uscite per 3,7 milioni di euro ma con un disavanzo (rosso) da ripianare nel corso della legislatura pari a 196mila 647 euro e soprattutto con un fardello di 2,5 milioni di residui attivi, una mole di crediti di cui oltre un milione per tributi, imposte e tasse non versati negli anni dai cittadini. Il Rendiconto è passato con i sette voti favorevoli del gruppo di maggioranza e l’astensione dei tre consiglieri di opposizione, che non hanno rinunciato al termine dei 20 giorni del deposito degli atti dopo l'approvazione del bilancio in Giunta (il 4 dicembre), contestando in aula la mancata trasmissione della documentazione, “messa a disposizione solo il 14 dicembre in violazione del termine inderogabile di legge - ha detto il capogruppo Giuseppe Muscolino - e dopo la rettifica dello schema di rendiconto (il 19 dicembre) sarebbe stato necessario far decorrere altri 20 giorni prima della convocazione del Consiglio. Inoltre la relazione del revisore ci è stata data soltanto giorno 28 e abbiamo subito un gravissimo pregiudizio alle nostre prerogative istituzionali, perchè la mancata trasmissione degli atti non ci consente di esprimere una determinazione di voto informata e consapevole. Non possiamo assumerci responsabilità senza aver avuto il tempo di studiare la documentazione - ha aggiunto il capogruppo rivolgendosi alla maggioranza - abbiamo chiesto anche la documentazione anche riguardo ai contenziosi ma siamo stati rimandati e ricordo che avete avuto un anno di tempo per approvare il Rendiconto 2019 visto che siete quasi tutti consiglieri uscenti”. Muscolino ha inoltre fatto presente che l’oggetto della delibera del 19 dicembre non coincide con il deliberato sostenendo che l'atto sia da ritenersi nullo e da riapprovare. Accuse respinte dall’assessore al Bilancio, Sergio Trimarchi, secondo il quale i tempi sono stati rispettati: “Già in conferenza dei capigruppo abbiamo visto con la minoranza che le modifiche apportate al Rendiconto con la delibera di rettifica non sono sostanziali ma relative solo all’anticipazione di liquidità - ha replicato - gli atti del bilancio erano in segreteria e avete strumentalmente usato questa situazione per mettere in difficoltà l’Ente. Vi è necessità di approvare il Rendiconto 2019 anche per non perdere il finanziamento da 160mila euro per la riqualificazione della piazza di Rina ottenuto con tante difficoltà negli anni scorsi e chiedo che vi sia maggiore onestà intellettuale da parte vostra nei confronti dell'Amministrazione e della comunità, che vuole fatti e non parole e polemiche continue”. Maggioranza favorevole e minoranza astenuta, poi, anche sulle modalità di ripiano del disavanzo, mentre via libera unanime dal Consiglio comunale è arrivato al Piano rifiuti 2020 e ad una variazione al bilancio 2020.