Savoca, il capogruppo di minoranza occupa l’aula consiliare: “Ostacolati da un anno”
di Andrea Rifatto | 06/07/2016 | POLITICA
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Il capogruppo di minoranza Pietro Santoro
Seduta di Consiglio comunale infuocata questa sera a Savoca. La riunione era stata convocata d’urgenza dal presidente Massimo Stracuzzi per le ore 19 con all’ordine del giorno l’esame del Regolamento sulla raccolta differenziata dei rifiuti e la discussione in merito alla concessione del servizio di gestione dei parcheggi a pagamento nel centro storico. Ad inizio seduta il capogruppo di minoranza Pietro Santoro ha però fatto notare al presidente del Consiglio che la convocazione non aveva efficacia, in quanto era stata predisposta in ritardo rispetto a quanto previsto dall’articolo 16 del Regolamento sul funzionamento del Civico consesso, che secondo l'esponente d'opposizione stabilisce che le riunioni urgenti vanno convocate almeno 24 ore prima escludendo il giorno fissato per l’adunanza. “La convocazione ci è giunta solo ieri alle 16.54 – spiega Santoro – ma il presidente, in difformità al Regolamento, ha voluto comunque proseguire con i lavori e a questo punto ho deciso di occupare l'aula fino a quando non fossi stato ricevuto dal prefetto, in quanto io e i colleghi di minoranza ci siamo sentiti ancora una volta osteggiati nell’esercizio del nostro mandato, così come avviene ormai da un anno in Aula, dove il presidente Stracuzzi controlla in modo stringente i tempi dei nostri interventi lasciando invece che il sindaco si dilunghi nelle sue dichiarazioni”. Il gesto di Santoro ha portato ad una breve sospensione del Consiglio, durante la quale gli animi si sono placati prima del ritorno in aula dei consiglieri, che all’unanimità hanno poi deciso di rinviare la seduta a domani, giovedì 7 luglio, alle ore 19. “Ho convocato il Consiglio d'urgenza 24 ore prima secondo il regolamento – replica il presidente Stracuzzi – e ho deciso stasera di rinviare i lavori della seduta su proposta della maggioranza a seguito dell'atteggiamento ostruzionistico del capogruppo di minoranza, che ha dato un’interpretazione personale del Regolamento, che a mio avviso è limpido”.