Savoca, il Comune contesta la Corte dei conti sui bilanci e il sindaco attacca la stampa
di Andrea Rifatto | 10/12/2022 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 10/12/2022 | POLITICA
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L'intervento del sindaco in Consiglio comunale
L’Amministrazione comunale di Savoca tenta di minimizzare le numerose criticità contabili rilevate dalla Corte dei conti su nove bilanci, tra previsionali e consuntivi, relativi agli esercizi dal 2015 al 2022, come abbiamo dato notizia sabato scorso, ma allo stesso tempo è costretta a correre ai ripari per presentarsi con le carte in regola alla convocazione del 20 dicembre, fissata dalla Sezione di controllo per la Regione siciliana per il contraddittorio, mentre entro il 14 dovrà inviare una memoria di risposta. Il caso è stato “svelato” mercoledì in Consiglio comunale, nonostante la deliberazione della Corte dei conti fosse giunta in municipio già il 16 novembre e il 30 novembre si è tenuta una seduta con all’ordine del giorno alcuni punti legati alla questione: proprio per questo la minoranza ha fatto notare alla giunta come sarebbe stato più corretto informare subito tutti i consiglieri, chiamati a votare i provvedimenti correttivi, che invece hanno appreso l’esistenza della deliberazione dalla stampa. In aula il sindaco Massimo Stracuzzi, evidentemente infastidito dalla notizia pubblicata dal nostro giornale, ha letto una nota con la quale ha cercato di sminuire la vicenda parlando di “errata interpretazione fornita dalla stampa locale, che ha pubblicato alcuni articoli facendo intendere che addirittura vi sia una assenza di riscossione per recupero dell’evasione fiscale, quando solo lo scorso anno sono stati emessi avvisi di accertamento dal 2016 al 2018 per circa 170mila euro". "Nessuna pronuncia è stata emanata dalla Corte dei conti - ha proseguito Stracuzzi - contrariamente a quanto asserito artatamente dalla stampa, bensì una nota del 16 novembre sul controllo finanziario degli enti locali e durante la seduta del 30 novembre il responsabile dell’Area Finanziaria, Teodoro Santisi, ha chiaramente comunicato a tutto il Consiglio che era pervenuta una nota della Corte dei conti. Le lamentele da parte dei consiglieri dopo la pubblicazione dell’articolo sono del tutto gratuite”. Gravi affermazioni e accuse, quelle pronunciate dal primo cittadino, in una comunicazione che in calce riporta anche i nomi della segretaria comunale Cristina Milazzo e del responsabile dell’Area Finanziaria Teodoro Santisi, come confermato dalla stessa segretaria che nel verbale della seduta consiliare scrive che la comunicazione del sindaco “è sottoscritta insieme al segretario comunale e al responsabile dell’Area Economico-Finanziaria”. Funzionari che dovrebbero astenersi da affermazioni dal contenuto politico, mentre la stessa segretaria (collegata in videoconferenza) è intervenuta in risposta alla minoranza invitandola “a non farsi influenzare da ciò che scrive artatamente la stampa”. La Corte dei conti, però, non emana note bensì deliberazioni di 46 tipologie diverse e in questo caso la numero 194/2022 PRSP, Pronuncia specifica che contiene le osservazioni formulate dal magistrato istruttore in sede di deferimento del Comune e i cui contenuti sono stati correttamente riportati nel nostro articolo, compreso il punto in cui “per il quinquennio 2015-2020 si evidenzia l’assenza di entrate derivanti da recupero dell’evasione tributaria (fatta eccezione per Imu nel 2015)”, come si legge a pagina 15 della relazione del magistrato e a pagina 3 della deliberazione. Dai verbali della seduta di Consiglio comunale del 30 novembre, inoltre, approvati dalla maggioranza senza alcun rilievo nella seduta del 7 dicembre, non vi è traccia di affermazioni in merito a note della Corte dei conti, ma le delibere 74 e 75 sono state rinviate” in quanto il revisore dei conti ha chiesto di poter avere maggior tempo per esaminarle”. Spettava all’Amministrazione comunale esporre a chiare lettere la Pronuncia specifica della Corte dei conti e il suo contenuto ai consiglieri, visto che agli stessi veniva chiesto di apportare correttivi ai bilanci sulla scorta delle criticità sollevate dai giudici contabili. Il Consiglio, nell’ultima seduta, ha dovuto quindi correggere alcuni errori (maggioranza favorevole, opposizione astenuta), a partire dalla riapprovazione del risultato di amministrazione del rendiconto 2021 e della modifica del ripiano del disavanzo, che è passato da -572mila 189 a -851mila 468 euro, a causa di ulteriori 279mila 278 euro relativi ad una anticipazione di liquidità degli anni scorsi stranamente mai accantonata in bilancio sin dal 2015, come spiegato dal responsabile dell’Area Finanziaria Teodoro Santisi, in servizio a Savoca dalla fine del 2020. Il “rosso” verrà adesso ripianato entro fine legislatura per una quota di 375mila 542 euro ed entro nove anni per i restanti 475mila 926 euro derivanti dal Fondo anticipazione liquidità. Ciò ha comportato anche una variazione d’urgenza al bilancio di previsione 2022-2024 per riformulare il piano di rientro. Secondo il responsabile del Servizio Tributi, Vincenzo Bucalo, la mancata riscossione delle imposte contestata dalla Corte dei conti non trova riscontro nei dati in suo possesso, in quanto dal 2015 al 2020 la Tari si è attestata al 70% e sono stati inviati gli avvisi di accertamento per l’Imu, anche se non tutti pagano e si passa poi alle iscrizioni a ruolo. Ora spetterà ai giudici della Corte giudicare le tesi difensive del Comune.