Savoca, "Nessun incarico inutile né spreco di soldi, abbiamo evitato l'emergenza rifiuti"
di Andrea Rifatto | 17/04/2021 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 17/04/2021 | POLITICA
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Il dibattito in Consiglio comunale
Non è stato affidato un incarico inutile e non sono stati sperperati i soldi dei cittadini. È la risposta dell’Amministrazione comunale di Savoca alla richiesta della minoranza di revocare la nomina dell’avvocato Salvatore Gentile, incaricato il 10 marzo per difendere gli interessi dell’Ente savocese e degli altri quattro Comuni del Lotto 1 della Srr (Sant’Alessio Siculo, Forza d’Agrò, Casalvecchio Siculo e Antillo) e scongiurare l’interruzione del servizio di raccolta rifiuti e l’insorgenza di una emergenza igienico-sanitaria dall’1 aprile, visto che non si era ancora concluso l’appalto per la nuova gestione. L’opposizione ritiene l’incarico inutile e ingiustificato e il compenso di 2mila 413 euro sproporzionato per lo svolgimento di “semplice attività sollecitatoria” e ha parlato di un “eccessivo dispendio di risorse pubbliche”. Di parere opposto l’Amministrazione, che ha risposto in Consiglio comunale. “I cinque sindaci hanno deciso di conferire incarico ad un legale individuando Savoca come capofila e impegnando 500 euro ciascuno - ha spiegato il sindaco Massimo Stracuzzi - e nell’immediatezza è stato interpellato l’avvocato Gentile, che ha inviato due preventivi per l’assistenza stragiudiziale, con un compenso minimo di 1.654 euro e massimo di 3.308 euro, oltre oneri”. L’incarico è stato quindi affidato per l’importo di 2.413 euro per lo svolgimento di attività stragiudiziale e il legale il 10 marzo ha inviato una diffida e messa in mora a Governo, Regione, Prefettura, Città metropolitana, Srr e Urega, “per sollecitare l’immediata conclusione della procedura di gara che andava avanti da 586 giorni - ha evidenziato il sindaco di Savoca - e dopo la lettera è stata ultimata in soli 18 giorni, non per magia, scongiurando lo stop alla raccolta. Tutto ciò per una spesa di 482 euro a Comune". Decisiva, secondo Stracuzzi, è stata quindi l’attività portata avanti dal professionista incaricato. “L’agire della minoranza evidenzia l’assoluta mancata conoscenza dei meccanismi amministrativi, l’incapacità di leggere gli atti contestati - ha aggiunto il primo cittadino savocese - e il comprendere il coinvolgimento degli altri quattro comuni nel conferire l’incarico. Abbiamo operato correttamente nell’interesse della popolazione”. “La diffida e messa in mora la poteva fare anche il sindaco, non serviva un legale - ha replicato il capogruppo di minoranza Giuseppe Muscolino - per noi la cifra è esagerata, lasciamo che sia la Corte dei conti a giudicare”, annunciando dunque la volontà di portare il caso davanti ad altri organi. “L’incarico non è stato affidato per una semplice lettera ma per attività stragiudiziale - ha precisato l’assessore al Contenzioso Simona Gentile - noi non sapevamo quale sarebbe stata l’attività del legale e il preventivo è stato fatto secondo il tariffario. Dispiace sentirsi dire che dobbiamo essere prudenti nel disporre uscite a carico delle casse publiche, da inizio legislatura abbiamo affidato un solo incarico ai minimi tariffari con un abbattimento del 30% del compenso, un fatto raro che non avviene in altri Comuni. Da parte nostra - ha concluso - non c’è intenzione di sperperare i soldi dei cittadini”.