Savoca, si corre ai ripari dopo il giudizio della Corte dei conti: il 2023 sarà decisivo
di Andrea Rifatto | 03/03/2023 | POLITICA
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La seduta del Consiglio comunale
Si corre ai ripari a Savoca dopo il giudizio negativo dalla Corte dei conti sulla situazione finanziaria del Comune, che con deliberazione del 20 gennaio ha accertato “profili di irregolarità contabile e criticità per gli equilibri di bilancio e difformità dalla sana gestione finanziaria, con riferimento ai rendiconti dal 2015 al 2020 e ai bilanci di previsione 2019-2021 e 2020-2022”, sancendo che “il Comune di Savoca si trova in condizione di ente locale strutturalmente deficitario dal 2019”. Il Consiglio comunale ha adesso preso atto della pronuncia dei giudici contabili e delle determinazioni che verranno assunte dalla giunta e dagli Uffici per rimuovere le criticità riscontrate, approvando una delibera che ha ottenuto il via libera con cinque voti favorevoli della maggioranza (assenti Katia e Massimiliano Palella in maggioranza) e due astensioni in minoranza (assente Giuseppe Meesa). “Abbiamo proceduto al ricalcolo del Fondo crediti dubbia esigibilità eliminando i valori accertati per cassa - ha spiegato il responsabile dell’Area Economico-Finanziaria Teodoro Santisi - e a riconfigurare il recupero del disavanzo per inserirlo nel bilancio di previsione 2023-2025 e ripianarlo integralmente nel 2023 (in totale 870mila euro, ndc), le due misure principali che ci hanno chiesto i giudici contabili”. L’assessore al Bilancio e capogruppo di maggioranza, Sergio Trimarchi, ha evidenziato come “su 1.500 Comuni e 14 città metropolitana solo il 3% non ha avuto rilievi dalla Corte dei conti” e che “il Comune di Savoca, che abbiamo l’onere e l’onore di amministrare da otto anni, già nel 2015 ha superato una fase di criticità. Non si parla di debiti fuori bilancio non riconosciuti o passività nascoste nei cassetti - ha sottolineato - ma di principi contabili, che purtroppo sono uguali per un ente di 1.000 o 50.000 abitanti, e che abbiamo rispettato. L’errore che è stato compiuto è innegabile - ha ammesso Trimarchi - ma non abbiamo mai nascosto nulla. Ci impegniamo a ripianare tutto il disavanzo entro il 2023”. Per il capogruppo di minoranza Giuseppe Muscolino “le difficoltà sono dovute ad un errore politico-amministrativo che è stato fatto nel 2018 ed è responsabilità dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Nino Bartolotta, dove l’attuale sindaco era presidente del Consiglio e l’attuale assessore al bilancio e capogruppo guidava già la maggioranza”. Il riferimento è al mancato accantonamento del fondo anticipazione liquidità e alla sottostima del fondo per gli esercizi 2019-2020, che secondo l’opposizione hanno inciso sul ripiano del disavanzo impedendo di dilazionarlo in dieci anni. Adesso il Comune invierà alla Sezione di controllo regionale della Corte dei conti i provvedimenti correttivi e poi attenderà il verdetto finale, dopo aver già esortato i giudici a “valutare le difficoltà incontrate negli anni dai piccoli Comuni come Savoca, che ha sofferto di carenza di personale adeguato, di figure di direzione soprattutto nell’area Economico-Finanziaria, di stabile assistenza del segretario in convenzione e consideri l’impegno nell’ultimo anno per cercare di adeguarsi a tutti gli adempimenti di legge”.