Scaletta, l'opposizione va all’attacco dell’Amministrazione: “Vicini al secondo dissesto"
di Andrea Rifatto | 11/02/2024 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 11/02/2024 | POLITICA
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Il manifesto affisso ieri e il municipio scalettese
“La cittadinanza non può assistere inerme all’avvicinarsi del traguardo del secondo dissesto, che iscriverebbe il nostro paese ed il suo sindaco nel guinness dei primati negativi: ci è già bastata la qualifica che avete attribuito al nostro paese quale ‘comune ad elevatissima incidenza della criminalità’”. È la conclusione di un attacco sferrato all’Amministrazione comunale di Scaletta Zanclea dal gruppo di minoranza composto da Mario Briguglio, Tindaro Briguglio e Sonia Basile, attraverso un manifesto affisso ieri in paese dal titolo “Non è tutto oro quel che luccica”, nel quale si contestano al governo cittadino guidato dal sindaco Gianfranco Moschella “solo una piccola parte delle innumerevoli inadempienze, incongruenze e incapacità di questa Amministrazione che, purtroppo, ci governa”. Diversi i temi trattati dalla minoranza, che afferma come “il manifesto rappresenta un passo importante per far conoscere i veri problemi che attanagliano il nostro paese e sfatare il mito che tutto si risolva nella solita foto di gruppo in occasione di ‘feste, festini, maccheronate e sasizza’. Al sindaco Briguglio e alla sua compagine vengono contestate “strade di penetrazione agricola impraticabili e incapacità, a differenza di altri Comuni, a captare risorse finanziarie utili a tale scopo; promesse elettorali con impiegati di serie A e di serie B, alcuni promossi con incremento delle ore lavorative, altri non considerati e del tutto ignorati nonostante le professionalità acquisite; Comune commissariato sia per il conto consuntivo 2022 che per il bilancio di previsione, record assoluto per il nostro sindaco mago dei conti; area fitness in balia dei piccioni mai utilizzata; parcheggio Saponarà non pervenuto a distanza di un anno dalla gara di appalto; assunzioni di parenti di assessori in cooperative che hanno svolto attività sociali per conto del Comune subito dopo la campagna elettorale”. Nel manifestano si contestano poi “tassa rifiuti tra le più care del comprensorio con servizi mai resi e/o erogati difformemente a quanto previsto dal capitolato d’appalto, con Scaletta retrocessa per la raccolta differenziata e costretta a subire l’applicazione di sanzioni per non aver raggiunto il valore minimo del 65% di differenziata; Unione dei Comuni snaturata della sua funzione istituzionale e trasformata in distributore di stipendi aggiuntivi, ed incarichi ben retribuiti per amici e parenti di amministratori; erogazione di contributi a strutture associative del territorio con dubbia finalità (6mila 500 euro alla Pro Loco per emergenza covid di cui non esiste alcuna rendicontazione); trasformazione dell’unico spazio libero in un mega parcheggio, con opere supervisionate da parenti ed amici di assessori, in pieno contrasto con le finalità dell’emendamento di Cateno De Luca che ha fatto avere in cinque anni 1.028.265 euro che dovevano essere utilizzati per interventi di rivitalizzazione urbana nelle zone colpite dall’alluvione ed invece, in gran parte utilizzati quale bancomat per riparazioni varie; ordinanza per il divieto di transito dei mezzi pesanti farlocca e inutile, con magra figura istituzionale; perdita finanziamento Pnrr da circa 2.000.000 euro per riconversione in centro polifunzionale per le famiglie ed adeguamento sismico ex scuola di Guidomandri Superiore per assoluta incapacità dell’Amministrazione, nonostante un assessore esperto in bandi e l’assunzione al Comune di un esperto in Pnrr che viene a costare 38.064 euro annui per solo 100 giorni di lavoro”.