Scontro in Consiglio a Nizza: "Forlese si dimetta e intervenga il prefetto" - VIDEO
di Redazione | 27/08/2019 | POLITICA
di Redazione | 27/08/2019 | POLITICA
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Lo scontro in aula tra Naclì e Forlese
Forti polemiche a Nizza di Sicilia dopo l’ultima seduta del Consiglio comunale, caratterizzata da un scontro molto acceso tra la consigliera indipendente Rosita Naclì e l’assessore Giancarlo Forlese. Oggi l’esponente di minoranza Nella Foscolo, nella qualità di consigliere anziano a cui spetta firmare i verbali delle sedute, ha scritto una nota al prefetto, al sindaco e al segretario comunale, chiedendo al primo cittadino di revocare l’incarico all’assessore Forlese, allo stesso assessore di riconoscere i propri reiterati errori e di dimettersi e al prefetto di intervenire a tutela di tutti i componenti del Consiglio comunale, per prevenire ed evitare spiacevoli dinamiche. La seduta si è infiammata in apertura quando la Naclì ha lamentato il mancato inserimento all’ordine del giorno della sua mozione sulla sua stabilizzazione dei precari(giunta al protocollo dopo la convocazione della conferenza dei capigruppo e del Consiglio) e il mancato riscontro alle varie richieste di convocazione di un tavolo tecnico per discutere della questione, affermando anche “… e cambiate assessore”, chiaramente riferito a Forlese, che detiene la delega al Personale. A quel punto il componente della Giunta del sindaco Piero Briguglio ha replicato alla consigliera dicendo che il segretario le aveva già dato tutte le risposte ma i toni si sono subito inaspriti e Forlese ha lamentato di essere giornalmente insultato sui social network, prima di uscire dall’aula accompagnato dal primo cittadino, così come Rosita Naclì ha denunciato di essere stata denigrata in pubblico nei mesi scorsi. La consigliera Foscolo evidenzia anche di non ritenere adeguatamente rappresentativa la sintesi fatta nel verbale dal segretario comunale su quanto accaduto in Consiglio in merito allo sconto Naclì-Forlese, ossia il passaggio in cui si dice che ‘il segretario avvisa che non trattandosi di normali interventi inerenti l’ordine del giorno ma di un sovrapporsi confuso di dichiarazioni è impossibile procedere alla verbalizzazione’: “Non poteva essere omessa la reazione ‘scomposta’ dell’assessore Forlese - scrive la rappresentante di opposizione – che scatta in piedi e, con atteggiamento intimidatorio, sbatte, con violenza, il palmo della mano sul tavolo consiliare, urlando e riferendosi agli attacchi che riceve giornalmente su Facebook, continuando a dimenare le braccia con una gestualità aggressiva. Inutili sono risultati i tentativi del sindaco di calmare, con un contatto fisico rassicurante, l’esplosione d’ira di Forlese, tanto che, ad un tratto, decide di trascinarlo, quasi di peso, fuori dall’aula consiliare; ma, anche dai corridoi – prosegue Foscolo – si sentono arrivare le urla del Forlese, intimando che questo schifo deve finire. Continua a urlare anche la Naclì, palesemente esasperata, riferendosi a ‘qualità morali messe in dubbio, davanti a tutti, in una galleria comunale’, presumibilmente da parte del Forlese, oltre ad offese e quant’altro”. “Purtroppo non è la prima volta che l’assessore Forlese, facendo riferimento a Facebook, interviene in Consiglio (senza essere bloccato dal presidente) – prosegue Nella Foscolo – e se agli amministratori conviene che tutto ciò passi in assoluto silenzio, con l’assenso del presidente del Consiglio, che non ha speso una parola per qualificare o ammonire il comportamento grave e inaccettabile dell’assessore Forlese, mi dispiace ma in non sono d’accordo. In qualità di consigliere anziano, non intendo più avere difficoltà al momento della firma dei verbali, perché, quando in Consiglio accadono fatti incresciosi, poi, nella sintesi, risultano “mimetizzati”, come mostrano le mie diverse note in riferimento a taluni verbali; “sintesi” non significa “omettere”. Non intendo più sopportare che un paese umiliato dall’incuria e dall’inciviltà sia umiliato anche da sedute consiliari scomposte, in cui il presidente, lontano dall’imparzialità cui è obbligato, sospende un Consiglio perché ‘deve andare in bagno’; in presenza di offensive e inadeguate risposte di un assessore, risponde che l’assessore sembra abbia risposto a tutto; permette a Forlese di offendere la vite private, lasciandolo leggere fino in fondo la sua dichiarazione del 21 agosto 2018. Quanto accaduto nei primi minuti della seduta consiliare del 29 luglio è un fatto grave, che non può assolutamente passare inosservato – rimarca Foscolo – non dimenticherò mai la preoccupazione e la tachicardia che, in quegli istanti interminabili, si sono impossessati di me. In altre occasioni, avrei sicuramente fronteggiato, con determinazione, quel gesto incommentabile, inaccettabile e gravissimo! Ma in quei bruttissimi istanti, ho deciso di assumere un comportamento di assoluta calma, sostenendo e rassicurando la consigliera Naclì, particolarmente agitata e pallida, perché ho temuto il peggio. Deve averlo temuto anche il sindaco, visto che ha contenuto, fisicamente, l’assessore Forlese, prima cercando di farlo stare seduto e poi trascinandolo nel corridoio, quasi di peso”. La consigliera di minoranza chiude la nota “con profonda amarezza, ma, con ferma volontà e forte consapevolezza sulla necessità di dovere contribuire a portare nel Consiglio comunale una dialettica politica adeguata, in piena sicurezza, rispettosa della democrazia e della cittadinanza”.