Taormina, il sindaco perde un pezzo: Luca Manuli dice addio alla maggioranza
di Andrea Rifatto | 10/06/2024 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 10/06/2024 | POLITICA
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In aula sarà adesso indipendente
L’annuncio sarebbe arrivato in aula, ma la seduta è saltata e così la decisione che a Taormina nell’aria ormai da settimane è stata ufficializzata in serata. Luca Manuli, consigliere di maggioranza, lascia il gruppo consiliare che fa riferimento al sindaco Cateno De Luca e rompe con l’Amministrazione dopo aver criticato la gestione della cosa pubblica. Il rappresentante del gruppo Progetto Ricostruzione Taormina avrebbe dovuto comunicare l’addio nel corso del Consiglio comunale di venerdì mattina, con all’ordine del giorno la relazione annuale del sindaco, ma la riunione è stata rinviata (così come è slittata la consegna ai cittadini del documento che riassume il primo anno di legislatura), anche per evitare di correre il rischio di violare il divieto di effettuare comunicazione istituzionale durante il periodo elettorale. “In questi mesi ho fatto mie e manifestato prima le speranze e poi le perplessità dei cittadini rispetto le scelte di questa Amministrazione - spiega il consigliere Manuli - non ritengo però corretto imputare le responsabilità di questo primo anno di sindacatura ad ‘assessori e esperti che fanno quello che vogliono’, come capita di sentir dire da parte dei cittadini di Taormina e come lo stesso sindaco ha ‘alluso’ durante il comizio per le Europee, anche perché questo ragionamento implicherebbe che un leader di un partito che ambisce ad avere un ruolo sulla scena nazionale abbia perso il controllo dell’azione amministrativa della sua giunta. Ho discusso di questa scelta con il gruppo Prt che rappresento - prosegue l’ormai ex esponente di maggioranza - e alla luce di tutti i fatti e gli accadimenti che hanno segnato e dato chiara idea del modus operandi di questa Amministrazione, abbiamo convenuto che questo fosse un passo tanto naturale, quanto doloroso”. Luca Manuli assume dunque una posizione indipendente in Consiglio comunale, anche perchè Progetto Ricostruzione Taormina “resta profondamente in disaccordo con le scelte delle passate Amministrazioni, che con errori e superficialità hanno segnato una stagione politico amministrativa che andava chiusa. Ciò nonostante, il cambiamento tanto paventato non può sicuramente essere quello che abbiamo vissuto in questo primo anno di sindacatura De Luca”. La risposta è arrivata a firma del collega d’aula Antonio Gullotta, nella qualità di coordinatore comunale di Sud chiama Nord: “È proprio il caso di dire tale padre tale figlio - esordisce - ritenevamo che le scorribande di Pippo Manuli non avessero contagiato il figlio, ma siamo stati smentiti da un comportamento scorretto anche nei confronti degli assessori che per fare entrare in Consiglio Luca Manuli si sono dimessi pur non essendo obbligati. Quando abbiamo assistito a quei pochi confronti tra Manuli e il sindaco abbiamo sempre avuto la sensazione di un personaggio non in condizioni di sostenere le proprie tesi, forse perché suggerite da altri. Attendiamo le sue osservazioni in Consiglio in contraddittorio con l'Amministrazione in occasione della relazione annuale - ha aggiunto - perchè non ha aspettato il prossimo Consiglio per ufficializzare il suo tradimento degli elettori? Appare al quanto sospetta la posizione presa a poche ore dal voto per le Europee, con il chiaro intento di voler attentare all'immagine del sindaco e all'operato dell'Amministrazione comunale. È il caso di dire che il giovane consigliere Manuli ha utilizzato le vecchie azioni di mascariamento politico. Che Taormina stia cambiando è sotto gli occhi di tutti, ma Luca Manuli non se n'è ancora accorto considerato che vive a Roma”.