Taormina, Nunzio Corvaia si insedia in Consiglio ma scoppia il caso incompatibilità
di Andrea Rifatto | 28/03/2024 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 28/03/2024 | POLITICA
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Composto, Corvaia e Bartorilla durante la seduta
Scoppia una grana nella minoranza consiliare di Taormina. Dopo la prematura scomparsa della capogruppo Francesca Gullotta, lunedì sera si è insediato in aula Nunzio Corvaia, secondo dei non eletti con 185 preferenze alle elezioni dello scorso anno, ma è emersa subito una potenziale incompatibilità con la carica di consigliere. A segnalarla in mattinata al presidente del Consiglio Giuseppe Composto e al sindaco Cateno De Luca è stato il segretario generale Giuseppe Bartorilla, che ha ricevuto comunicazione dall’Area Economico-Finanziaria in merito all’esistenza di debiti certi, liquidi ed esigibili derivanti da cartelle esattoriali definitive notificate a Corvaia: una situazione che lo rende incompatibile secondo la Legge regionale 31/1986. Il caso è stato sollevato dopo l’insediamento e il giuramento dell’ex assessore, immesso nelle sue funzioni a tutti gli effetti, e dopo la discussione il Consiglio gli ha contestato con votazione unanime la causa di incompatibilità, aprendo la procedura prevista in questi casi. Poco prima Nunzio Corvaia ha depositato dei documenti alla Presidenza citando alcuni avvisi di accertamento notificati dal Comune per cui sono in atto ricorsi in Commissione tributaria e per altri casi ha segnalato di non aver ricevuto alcun avviso e pertanto ha chiesto un parere al segretario e che l’aula si esprimesse sull’insussistenza di cause di incompatibilità. Bartorilla, pur condividendo le tesi del consigliere sulla questione che la lite pendente in Commissione tributaria e gli avvisi di accertamento non definitivi non costituiscono un impedimento a ricoprire la carica, ha fatto però presente che l’incompatibilità è legata a cartelle esattoriali definitive e regolarmente notificate, come emerso dalle visure all’Agenzia delle Entrate, specificando “che la cartella di pagamento svolge funzione assimilabile all’avviso di mora in quanto idonea a cristallizzare definitivamente l’esistenza del debito tributario”. Adesso il consigliere Corvaia ha dieci giorni di tempo per formulare osservazioni o per eliminare le cause di incompatibilità; entro i dieci giorni successivi il Consiglio dovrà deliberare nuovamente e qualora ritenga sussistente la causa di incompatibilità inviterà il consigliere a rimuoverla: se non dovesse provvedere, gli saranno concessi altri dieci giorni e qualora permanesse l’incompatibilità il Consiglio sarà chiamato a dichiarare la decadenza con apposita votazione. Un caso che sta facendo discutere in città, dove c’è chi ipotizza una “regia” politica dietro l’operazione, ma come precisato dal segretario le verifiche sulle posizioni tributarie vengono effettuate saltuariamente su tutti gli amministratori e nel caso dell’insediamento di un nuovo consigliere erano d’obbligo. In apertura il Consiglio ha commemorato con un minuto di silenzio Francesca Gullotta (sul suo banco è stato posto un mazzo di fiori) e sono intervenuti per ricordare l’alto spessore umano e politico i colleghi di minoranza Maria Rita Sabato, Marcello Passalacqua, Lucia Gaberscek, Andrea Carpita e Nunzio Corvaia, la consigliera di maggioranza Elisa Cappello, il presidente Composto e il sindaco De Luca.