Taormina, passa in aula la manovra da 9 milioni: la minoranza abbandona per protesta
di Andrea Rifatto | 28/11/2023 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 28/11/2023 | POLITICA
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La capogruppo di minoranza ha letto un documento
Niente dialogo in Consiglio comunale a Taormina. Nell’ultima seduta, con all’ordine del giorno una variazione di bilancio, la minoranza ha abbandonato l’aula contestando le modalità di svolgimento dei lavori con una dichiarazione letta dalla capogruppo Francesca Gullotta: “Una seduta convocata, per l’ennesima volta, a ridosso del Consiglio stesso e con urgenza non adeguatamente motivata - ha esordito - visto che la scadenza dei termini per la variazione di bilancio (30 novembre) era risaputa e si poteva approntare la proposta di delibera in tempo utile per tutti. Per sei mesi abbiamo chiesto di non essere sempre messi nella spiacevole condizione di avere accesso ai documenti senza avere il tempo di informarci e documentarci e dalla presidenza ci è sempre stata data assicurazione che si sarebbe provveduto, ma dopo sei mesi siamo ancora di fronte a una convocazione d’urgenza. Noi intendiamo esprimere il nostro diritto al dissenso - ha rimarcato Gullotta - per mettere in evidenza ancora una volta la discrezionalità delle procedure seguite nell’organizzazione dei lavori. Ribadiamo con forza che il Consiglio è organo autonomo di indirizzo e di controllo, separato dall’Amministrazione e che come tale non può essere condizionato continuamente dai tempi o dalle volontà di sindaco e giunta. Non conoscendo in tempo utile le scelte fatte e ritenendo ingiustificate eventuali motivazioni giustificative di ulteriori e diversi impegni di spesa, in un momento di risanamento economico-finanziario e di continue vessazioni tributarie, ingiuste ed esasperate per i cittadini, ci asteniamo dalla partecipazione”. Gullotta ha abbandonato subito l’aula, mentre i colleghi Lucia Gaberscek e Andrea Carpita (assenti Mariarita Sabato e Marcello Passalacqua) sono usciti dopo l’intervento del vicesindaco Giuseppe Sterrantino, che ha illustrato la variazione approvata dal gruppo di maggioranza. Una manovra da 9,3 milioni di euro legata alla necessità di dover procedere ad impinguamenti e storni per garantire risorse per le maggiori spese da destinare a garantire i servizi pubblici essenziali e la promozione turistica in occasione delle festività natalizie, oltre che per incrementare gli stanziamenti di bilancio relativi alle maggiori entrate dall’attività di accertamento dei tributi e della gestione dei beni patrimoniali, i cui introiti dovranno essere riversati all’organismo straordinario di liquidazione per il pagamento della massa debitoria sino alla chiusura del dissesto finanziario. “Abbiamo inserito 8,5 milioni di euro di accertamenti Tari, oltre a 250mila euro di maggiori entrate per imposta di soggiorno, 320mila euro per canone di occupazione e suoli e 180mila euro per sanzioni stradali - ha detto il vicesindaco - Gullotta dimentica che in questi anni il recupero dell’evasione non è stato avviato in maniera concreta. Abbiamo previsto anche 173mila euro di maggiori spese per il Natale e altri servizi per far tornare a risplendere la città, utilizzando ulteriori fondi dell’imposta di soggiorno. Grazie ad un emendamento all’Ars del sindaco-deputato Cateno De Luca - ha aggiunto Sterrantino - Taormina avrà altri fondi (dovrebbe trattarsi di 300mila euro) riservati ai comuni in dissesto con oltre 500.000 presenze turistiche”. Il comportamento della minoranza è stato stigmatizzato dal presidente Giuseppe Composto: “Ci sono momenti in cui il senso di responsabilità supera le posizioni di maggioranza e di opposizione - ha detto - anche all’opposizione ho tenuto il numero legale per argomenti importanti che riguardavano la città. Se oggi fosse mancato il numero legale e se fosse saltato il Natale sarebbe stato giusto? Ai turisti non importano le dinamiche locali, vogliono una città bella, accogliente e pulita - ha concluso - ci sono momenti in cui bisogna mettere da parte l’ascia di guerra e pensare alla città”.