Taormina, smantellato l'ufficio d'oro abusivo di Asm: "Chi ha autorizzato la rimozione?"
di Andrea Rifatto | 22/06/2024 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 22/06/2024 | POLITICA
1285 Lettori unici
Rimasta in piedi solo la scala di accesso
Chi ha smontato l’”ufficio d’oro” alla funivia di Taormina? E chi ha autorizzato i lavori? Domande che pone il consigliere di minoranza Nunzio Corvaia, tornato alla carica sulla vicenda della costruzione di una struttura adibita ad uffici dell’Azienda servizi municipalizzati nell’edificio di Mazzarò, poi smantellata dopo la sua segnalazione dell’11 maggio. Adesso il vicecapogruppo di opposizione, che ha denunciato nelle scorse settimane come siano stati mandati in fumo 100mila euro, ha scritto al direttore generale dell’Asm Giuseppe Bartorilla, al Comando di Polizia locale e per conoscenza al Commissariato della Polizia di Stato per avere risposte. Corvaia ricorda che “il 27 maggio il comandante della Polizia locale, a seguito di sopralluogo, mi comunicava di avere rilevato la realizzazione di un volume sprovvisto di ogni autorizzazione; lo stesso notiziava di quanto rilevato l’Autorità giudiziaria e successivamente si è provveduto al ripristino dei luoghi”. Adesso il consigliere vuole sapere con quale disposizione sia stato autorizzato l’intervento di demolizione, se questo sia stato autorizzato dall’Autorità giudiziaria (ritenendo che il manufatto rappresentasse il “corpo del reato”), il costo sostenuto per l’operazione di ripristino dei luoghi, a quale ditta sia stato affidato e con quale atto. Smontaggio che è stato completato nei giorni scorsi (a parte la scala in ferro per raggiungere il primo piano), ma per il quale non vi è pubblicato alcun provvedimento con relativa spesa. Il consigliere Nunzio Corvaia ha concentrato le proprie attenzioni anche sull’affidamento da 97mila 600 euro formalizzato a dicembre dall’Asm alla società “Asstra Service Srl”, per la redazione di uno studio di fattibilità finalizzato alla creazione di una società per azioni, e ha scritto in questo caso al presidente del Consiglio comunale di Taormina, all’assessore alle Partecipate e per conoscenza al direttore generale di Asm, chiedendo se “sono a conoscenza del provvedimento, con quale criterio di evidenza pubblica sia stata individuata la società e se sia una partecipata o consociata di altra società e se non sia opportuno informare e spiegare al Consiglio comunale, e dunque all’intera città, quale sia l’utilità della spesa di quasi 100mila euro”, chiedendo di avere tutti gli atti relativi alla vicenda.