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Toto-assessori a Sant'Alessio, tra esclusioni, riconferme, new entry e ritorni di fiamma
di Andrea Rifatto | 14/12/2019 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 14/12/2019 | POLITICA
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Il sindaco Giovanni Foti
“Eravamo fermi, avevo la necessità di azzerare per trovare nuova linfa, ma non ho ancora nessuna idea”. A parlare è il sindaco di Sant’Alessio, Giovanni Foti, dopo la revoca delle nomine e delle deleghe (LEGGI QUI) al vicesindaco Franco Santoro e agli assessori Giuseppe Pasquale e Saro Trischitta. “Lunedì farò una riunione di maggioranza e ripartiamo da capo – ci ha dichiarato ieri il primo cittadino – spero che potremo esserci tutti un’altra volta, nessuno è escluso e guardo all’interno del mio gruppo per risolvere la crisi, poi si vede all’esterno ma non ho discusso con la minoranza. Conto di chiudere entro la settimana, i problemi sono quotidiani – aggiunge il sindaco – e serve la giunta al completo e operativa”. Nell’ultima seduta, infatti, si sono ritrovati solo Foti e Trischitta (l’assessore Giuseppe Pasquale è da alcune settimane in malattia per un infortunio) e solo grazie all’arrivo del vicesindaco Santoro è stato possibile deliberare l’acquisto delle luminarie natalizie. Ma in sostanza in municipio erano ormai presenti solo sindaco e l’assessore Trischitta e dunque era impossibile riuscire a riunire la giunta. E così ha deciso di azzerare tutto, come suggerito da tempo da Santoro. “Non ho nessuna soluzione al momento, tranne la necessità di fare una riflessione – aggiunge Giovanni Foti – non ce l’ho con nessuno ma dobbiamo lavorare senza fare chiacchiere”. La situazione è ingarbugliata: l’unico verso la riconferma come assessore è Saro Trischitta, mentre per il resto ci sono più fronti aperti per risolvere la crisi. E il gruppo “ViviAmo Sant’Alessio”, che fa capo a Santoro e che era rappresentato da Marisca e Lo Monaco, sembra destinato a rimanere del tutto fuori dal rimpasto e dalla squadra di governo. “Mi adeguerò alle decisioni del sindaco, ho piena fiducia nel suo operato e sono a disposizione per una soluzione” ci ha detto ieri laconicamente il vicesindaco “licenziato”. Dalla nuova Giunta rimarrebbe fuori anche Giuseppe Pasquale, che ricopre pure la carica di consigliere, al quale Foti ha proposto la presidenza del Consiglio che però finora ha rifiutato, piuttosto contrariato per essere stato fatto fuori dall’esecutivo, dopo mesi in cui una parte della maggioranza chiedeva le sue dimissioni. Qualora Pasquale dovesse accettare, l’attuale presidente Domenico Aliberti andrebbe in Giunta e al suo posto subentrerebbe in Consiglio Natale Ferlito, ultimo della lista e unico rimasto finora fuori (anche se è esperto del sindsco per lo Sport), che però potrebbe anche ritrovarsi nominato assessore. Soluzione quest’ultima che è la più accreditata. La carica di assessore donna potrebbe tornare a Pina Basile, dimessasi nel luglio 2018 a causa di una frattura con il gruppo Santoro e riavvicinatasi in questi giorni al sindaco proprio dopo le dimissioni di Marisca e la fuoriuscita di Lo Monaco, visto che Virginia Carnabuci preferisce rimanere consigliera. Ma per la quota rosa si fa anche il nome della consigliera di minoranza ed ex sindaco Rosanna Fichera e sono state contattate l’ex vicepresidente del Consiglio Tina Cannavò e la tesoriera della Pro Loco Daniela Smiroldo (cognata di Lo Monaco): tutte e tre hanno però declinato l’invito, così come il consigliere di opposizione Giuseppe Bartorilla al quale era stata proposta la presidenza del Consiglio. Per l'assessore donna c'è anche l'ipotesi dell’ex revisore dei conti Daniela Carnabuci e nel toto assessori rientrano anche l’ex consigliere Giampaolo Mercurio, l'ex vicesindaco Giuseppe Cacciola e Corrado Saccà, zio del consigliere Giovanni Saccà, che potrebbe essere nominato per cercare di recuperare i rapporti con il gruppo "ViviAmo Sant'Alessio". Tutte soluzioni che non servirebbero a garantire i numeri in Aula, visto che con Nino Lo Monaco indipendente si avrebbe sempre una situazione di parità in caso di assenza dei due consiglieri di maggioranza fuori sede, Giovanni Saccà e Virginia Carnabuci. I cittadini chiedono adesso meno chiacchiere e più risultati, per far sì che l'azione amministrativa possa avere una svolta quando si è giunti al giro di boa del mandato elettorale.