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Una Giunta d'emergenza a Sant'Alessio: scambio di poltrone per il quarto assessorato
di Andrea Rifatto | 18/12/2019 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 18/12/2019 | POLITICA
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Ferlito, Foti e Trischitta
Con un ventaglio di ipotesi davanti per uscire dalla crisi, il sindaco di Sant’Alessio Giovanni Foti ha scelto la soluzione interna. E ieri, dopo l’azzeramento di venerdì scorso a seguito delle dimissioni dell’assessore Alessandra Marisca e all’addio alla maggioranza del consigliere Nino Lo Monaco, ha varato una nuova Giunta nominando assessori i consiglieri di maggioranza Saro Trischitta (riconfermato) e Virginia Carnabuci, a cui si aggiunge Natale Ferlito (già assessore con sindaco Tino Gussio) ultimo dei non eletti alle elezioni del 2017 e nominato subito dopo esperto allo Sport, ruolo da cui si è dimesso ieri. Rimane vacante la poltrona del quarto assessore, su cui Foti si è riservato di decidere, così come sulla vicesindacatura e sull’attribuzione delle deleghe. Una Giunta d’emergenza, perché dopo giorni di discussioni il sindaco non è riuscito a tirare le fila, tanto che la riunione di lunedì è saltata e il primo cittadino ha preferito incontrare singolarmente i componenti della maggioranza e altri papabili assessori. E così, vista la necessità di deliberare entro fine anno su temi importanti vista anche la recente variazione di bilancio approvata in Consiglio comunale, il sindaco di Sant’Alessio si è affidato a due persone a lui vicine e sempre presenti, Trischitta e Ferlito, mentre per la quota rosa è riuscito a strappare il sì a Carnabuci, che però sempre presente non sarà in quanto vive e lavora a Roma e rientra a Sant’Alessio per circa due mesi l’anno e dunque non potrà garantire la sua presenza costante. “Ci stiamo organizzando” si limita a dire Foti. Il neo assessore dovrebbe dimettersi dal Consiglio per lasciare posto proprio a Ferlito. Ma non è detta ancora l’ultima parola. “Deciderò insieme al gruppo se dimettermi da consigliera – commenta Virginia Carnabuci – l’incarico di assessore lo ritengo un valore aggiunto e conto di lavorare bene anche a distanza con l’aiuto di tutto il paese”. Per il quarto assessorato (con vicesindacatura) il sindaco ha pensato al presidente del Consiglio Domenico Aliberti, visto che l’ex assessore Giuseppe Pasquale, dopo l'irritazione post azzeramento, ha accettato la proposta consolatoria di Foti di ricoprire la poltrona più alta del Consiglio, fattagli anche per non rischiare di ritrovarsi con un altro "dissidente" in Aula oltre Lo Monaco. Aliberti andrebbe quindi in Giunta rimanendo però anche consigliere, in quanto, con le dimissioni di Carnabuci, non potrebbe essere sostituito visto che tutti i candidati sarebbero già entrati nell’assemblea cittadina. Con la staffetta Carnabuci-Ferlito in Consiglio, la maggioranza potrebbe così contare su 5 voti certi (6 con Giovanni Saccà, spesso fuori sede) a differenza dei 4 attuali. Il grande escluso rimane l’ex vicesindaco Franco Santoro, per cui le porte non sono però ancora chiuse: qualora dovesse venire fuori un nome per la Giunta, che non sia quello di Lo Monaco, potrebbero infatti rimescolarsi le carte e uno tra Ferlito (che preferirebbe fare solo il consigliere) e Trischitta lascerà il posto nell’esecutivo, anche perché solo due assessori possono mantenere la doppia carica. Lunedì è stato proposto a Santoro per un assessorato il nome di Mimma Duro, che potrebbe andar bene al gruppo “ViviAmo Sant’Alessio” anche se non è stato gradito il fatto che sia stato prospettato da altri e non fatto scegliere all’interno della compagine che fa capo all’ex vicesindaco. La Duro si è detta comunque non interessata a ricoprire incarichi politici. Così tutto slitta al termine delle festività, quando i componenti dell’amministrazione si confronteranno nuovamente per completare la composizione del governo cittadino. Santoro, che continua a dire di riporre massima fiducia nel sindaco, potrebbe garantire una sorta di appoggio esterno ma è pronto anche a confrontarsi con il capogruppo di minoranza Concetto Fleres per aprire un dibattito politico su Sant'Alessio. Le elezioni del 2022, in fondo, non sono così lontane.