Lunedì 29 Aprile 2024
Salta l'elezione del nuovo vertice: piena fiducia dai sindaci alla giunta uscente


Unione dei Comuni, Saetti cede il passo e Paratore resta presidente: ora serve la svolta

di Andrea Rifatto | 05/06/2020 | POLITICA

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Saetti, Paratore e la segretaria Morelli

Rimane Davide Paratore il presidente dell’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani. Il sindaco di Antillo si era presentato puntuale alla scadenza del mandato di un anno iniziato il 20 maggio del 2019, convocando l’Assemblea dei sindaci per eleggere il suo successore, ma l’assise riunitasi ieri sera nell’aula consiliare di Roccalumera ha deciso di rinviare la nomina del nuovo presidente e di andare avanti dando piena fiducia all’attuale squadra di governo, considerato che gli ultimi quattro mesi di mandato sono stati segnati dall’emergenza coronavirus che non ha consentito la piena operatività dell’ente sovracomunale. La proposta di far slittare di almeno quattro mesi l’elezione è arrivata proprio dal designato prossimo presidente dell’Unione, il sindaco di Casalvecchio e vicepresidente dell’Unione Marco Saetti, che ha ceduto il passo e ha chiesto all’Assemblea di votare il rinvio con l’indicazione al Consiglio di modificare lo Statuto inserendo la possibilità per il presidente uscente di essere rieletto al termine dell’anno di mandato (come suggerito dal sindaco di Pagliara Sebastiano Gugliotta), opzione al momento non consentita. Una proposta votata all’unanimità dagli amministratori presenti, oltre Paratore, Saetti e Gugliotta i sindaci Giovanni Foti (Sant’Alessio), Concetto Orlando (Roccafiorita), Bruno Miliadò (Forza d’Agrò), Marcello Bartolotta (Limina), Gaetano Argiroffi (Roccalumera), Matteo Francilia (Furci) e il vicesindaco Giuseppe Carpo di Mandanici, mentre erano assenti rappresentanti del Comune di Savoca. “Paratore ha avuto grande rispetto nel presentarsi alla scadenza e rimettere il mandato nelle mani dei sindaci e lo ringrazio per la sensibilità dimostrata - ha detto Saetti - concordo che al di là del lavoro della Giunta tutti ci stiamo spendendo perchè sia assicurata all’Unione una stabilità e una visione prospettica che deve affondare le sue radici negli uomini e nei sistemi. Questa presidenza ha scontato in maniera pesantissima l’emergenza Covid-19 e se ne deve tenere conto, c’è stata un’interruzione di quattro mesi e abbiamo continuato comunque a lavorare con impegno straordinario. Credo che un rinvio dell’elezione andava fatto per questo motivo”. “Ho ritenuto opportuno rispettare la scadenza del mandato e ridare la parola ai sindaci - ha commentato subito dopo il presidente dell’Unione - per me è motivo di orgoglio e grande soddisfazione restare alla presidenza su vostra indicazione, ricevere piena fiducia è un bel segno che apprezzo”.

Paratore in apertura ha tracciato un breve bilancio del suo mandato: “È stato raggiunto qualche risultato, qualcun altro no e c’è stata una battuta d’arresto soprattutto riguardo al giudice di pace, anche se l'ultima parola sulla chiusura spetta al Ministero e noi speriamo ancora. In otto mesi abbiamo fatto 16 sedute di Giunta, prodotto 33 delibere e siamo stati tutti presenti, a dimostrazione della tanta dedizione messa nell’affrontare le questioni. Siamo intervenuti sulle strade provinciali, abbiamo iniziato l’iter per costituire un corpo unico di Polizia locale, ci siano impegnati per l’emergenza sanitaria-118, siamo stati presenti in tutti i comuni per l’emergenza Covid e di recente abbiamo presentato un’istanza per partecipare ad un bando comunitario per finanziamenti destinati a percorsi e turismo naturalistico-escursionistico. Importante il lavoro svolto per portare in pareggio i bilanci - ha aggiunto - e recuperare dalla Regione contributi anni pregressi”. Un lavoro, quello sulla situazione contabile dell’Unione dei Comuni, curato dall’assessore al Bilancio Giovanni Foti: “Eravamo tre bilanci indietro ma si continuavano ad impegnare le risorse - ha spiegato il sindaco di Sant’Alessio - adesso abbiamo recuperato dal 2016 al 2019 circa 200mila euro e avendo questa liquidità dobbiamo iniziare a programmare servizi in comune, il vero scopo per il quale sono nate le Unioni, e predisporre progetti di area vasta”.

 

“Il primo mattone è stato posto con la sistemazione dei bilanci e la disponibilità finanziaria - ha detto il vicepresidente Saetti, che sin dal suo ingresso nell’Unione è stato tra gli amministratori più propositivi per rilanciare l’ente e ottenere risultati tangibili sul territorio - che però rimarrà lì all’infinito se non realizziamo due obiettivi: il piano omogeneo delle aree dei nostri comuni, per fissare le destinazioni dei territori non in ottica urbanistica con i piani regolatori ormai superati; la ricerca di possibilità per attingere a finanziamenti, perchè se non ci sono bandi i nostri progetti restano fermi: uno degli strumenti più potenti è il Contratto di Fiume che ha capofila Furci, che si articola su linee inerenti consolidamento, connettività e viabilità. Per anni è stato abbandonato, adesso l’abbiamo ripreso e bisogna tenerlo sotto l’egida dell’Unione dei Comuni, altrimenti rischiamo di non avere uno strumento e parliamo di parole vuote. Io credo nell’Unione come tutti e tutti noi amiamo il nostro territorio - ha evidenziato il sindaco di Casalvecchio - ma dobbiamo entrare in un’ottica diversa distinguendo funzioni e servizi: i servizi comunali vanno messi insieme, le funzioni implicano invece un’intensa relazione tra Comuni e Unione, con la delega di certe funzioni: siamo in grado di fare questo salto? Questa è la scommessa, le basi ci sono ma dobbiamo ancora registrare tutte le volontà e avere il coraggio di dire le cose come stanno, ogni amministrazione si deve spendere per dare all’Unione la giusta valenza. Se non si fanno i progetti e si seguono i bandi, non arriveranno finanziamenti. In questi mesi mi impegno a portare avanti queste iniziative, abbiamo bisogno un piano di sviluppo del territorio per le potenzialità, noi non possiamo parlare di turismo ma servono esperti, perchè il destino del nostro territorio non lo possiamo stabilire solo noi”. Sulla stessa scia il sindaco Francilia: “Il territorio deve fare squadra e agire unito, sopratutto per lo sviluppo turistico per promuovere l’intero comprensorio e non singole realtà comunali”.

Critico sull’attuale assetto dell’ente sovracomunale il sindaco di Limina, Marcello Bartolotta: “Finora l’Unione non ha prodotti grandissime cose, speriamo in una svolta e che si riescano a fare economie unendo i servizi, altrimenti non vi è motivo di rimanere in questo ente. Cambiare ogni anno presidente lo ritengo sbagliato - ha detto all’Assemblea - dodici mesi che poi si riducono a otto-nove non sono sufficienti e servono solo come apparizione e passerella, quindi va modificato lo Statuto. Fare il presidente ritengo sia un impegno gravoso, questa giunta ha dimostrato di essere capace e ritengo vada prorogata per un altro anno, siamo sulla strada giusta e dobbiamo continuare, se si cambia tutto si perde il lavoro fatto”. Il cambio di presidente slitta dunque dopo l'estate e se il Consiglio (erano presenti ieri sera il presidente Carmelo Saglimbee e la vicepresidente Angela Briguglio) varerà le modifiche allo Statuto Davide Paratore potrebbe dunque essere riconfermato alla presidenza per poter lavorare un altro anno portando a compimento le iniziative iniziare in questo primo scorcio di mandato.


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