Limina. Il calcio un punto di riferimento sociale
di Filippo Brianni | 08/06/2015 | SPORT
di Filippo Brianni | 08/06/2015 | SPORT
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Calciatori e dirigenti dell'Asd Limina Calcio
Per aver fortuna, al Limina quest’anno non è bastata nemmeno la rafforzata dose di benedizione di inizio stagione del parroco-tifoso, don Paolino Malambo. Tantissimi infortuni, qualche calo di tensione nelle gare decisive ed episodi sfavorevoli agli snodi cruciali del torneo hanno caratterizzato la stagione sin dalla prima gara, persa a Fiumedinisi 1-0, fino all’ultima della semifinale play off, persa ancora a Fiumedinisi e sempre per 1-0, nei tempi supplementari, dopo un gol annullato per un fuorigioco dubbio e tre falliti sotto porta. Malgrado la mancata promozione però la stagione del Limina in terza categoria non ha deluso, tutt’altro. Un calcio sempre bello ed offensivo gli ha consentito di partecipare alla volata finale per la promozione, tallonando la battistrada Mandanici anche alle ultime giornate, fino al crollo nello scontro diretto. Poi ha chiuso al quarto posto, con quaranta punti, frutto di dodici vittorie, quattro pareggi, mentre le sconfitte sono state sei, due in più della capolista. Cinquanta i gol fatti (terzo attacco del campionato), tre in meno del Mandanici, ventotto subiti, tre in più del Mandanici. Numeri incoraggianti. Dai quali la società vuole ripartire per tentarci anche l’anno prossimo. L’organico subirà qualche ritocco, ma l’intelaiatura, formata dai giovani liminesi, resterà. La società del presidente Antonio Puglisi intende continuare anche nel calcio a 5 e rafforzare il settore giovanile. Gli spalti pieni ogni domenica, la partecipazione e l’entusiasmo in campo e fuori di tanti liminesi, costituiscono comunque una “promozione” di fatto, per una società giovane che è già un punto di riferimento sociale per la comunità.