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Seconda Divisione. Il Messina ferma la capolista Cosenza
di Carmelo Micalizzi | 04/11/2013 | SPORT
di Carmelo Micalizzi | 04/11/2013 | SPORT
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Una fase della gara vista dalla curva giallorossa
Finisce 0-0 la gara tra Messina e Cosenza. Un match molto sentito per i circa 3.000 tifosi giunti al S. Filippo, ma dal sapore ben diverso da quello di 6 mesi fa, quando di fronte ad oltre 10mila spettatori, il Messina conquistava di fatto la promozione in Seconda Divisione. Gli uomini di mister Catalano, mai in bilico nonostante i soli 9 punti guadagnati in 10 giornate ed il penultimo posto incombente, sono scesi in campo sicuramente in una situazione molto meno tranquilla rispetto ai silani di mister Cappellacci, in vetta alla classifica con 21 punti e reduci da un pareggio interno con il Foggia. L’importanza della partita e la necessità di punti ha gravato in modo evidente sulle spalle dei giallorossi, apparsi impacciati e imprecisi nei primi 15 minuti forse anche per via dei continui cambi di formazione adoperati dal tecnico peloritano che ha comunque confermato il 3-5-2 visto a Chieti nel turno precedente. TABELLINO ACR Messina – Nuova Cosenza 0-0 ACR Messina: Lagomarsini, Silvestri, Quintoni, Bucolo, Cucinotta (dal 33′ st Caldore), Ignoffo, Guerriera, Costa Ferreira, Chiaria, Guadalupi (dal 38′ st Simonetti), Lasagna (dal 19′ st Corona). A disposizione: Iuliano, Bolzan, Gherardi, Buongiorno. Allenatore: Gaetano Catalano. Nuova Cosenza: Frattali, Palazzi, Mannini, Meduri, Blondett, Guidi, Bigoni, Giordano, Mosciaro (dal 43′ st Napolano), De Angelis, Alessandro (dal 29′ st Calderini). A disposizione: Orlandi, Adamo, Carrieri, Pepe, Criaco. Allenatore: Roberto Cappellacci. Arbitro: Matteo Proietti della sezione di Terni. Assistenti: Francesco Oliviero di Ercolano e Genny Sbrescia di Castellamare di Stabia. Note – Ammoniti: al 33′ pt Lasagna (M), all’8′ st Costa Ferreira (M), al 17′ st Ignoffo (M), al 31′ st Guidi (C), al 42′ Bucolo (M). Corner: 7-5. Recupero: 0′ pt e 4′ st.
Il Messina rischia di andare sotto per ben due volte dopo appena 5’ ma i rossoblù perdono entrambe le volte il duello con il giovane portiere di casa, Ettore Lagomarsini costantemente monitorato da osservatori non solo di club italiani.
I giallorossi collezionano diversi calci d’angolo e provano a concludere in porta ma ogni occasione viene sprecata malamente; prima dell’intervallo l’occasione più ghiotta è per Costa Ferreira che ci prova da fuori area, ma il cosentino Frattali riesce a mettere in corner.
Nel secondo tempo, il Messina mette il piede sull’acceleratore spinto dai 3.000 del S. Filippo e costringe il Cosenza ad arretrare. I rossoblù si fanno vedere su palla inattiva ma è il Messina ad avere sui piedi di Chiaria una clamorosa palla gol: il centravanti vince un rimpallo ai 20 metri e si invola verso la porta ma il suo destro viene respinto da Frattali. Il Messina prova a spingere e fallisce un clamoroso contropiede con Guerriera, poi rischia di andare sotto per ben due volte ma le conclusioni dei silani non trovano lo specchio della porta. L’ultima occasione è per Chiaria imbeccato da Corona, in campo dal 65’: il bomber di Cinisi trova un corridoio sulla destra e pennella un ottimo pallone in mezzo, Chiaria colpisce di testa e la palla esce di pochissimo, alta sopra la traversa.
La partita finisce qui nonostante i quattro minuti di recupero concessi da Proietti della sezione di Terni apparso il più delle volte confuso e a disagio specie nel finale del match.
Il Messina perde una buona occasione di accorciare sull’ottavo posto, utile per la promozione diretta in Lega Pro unica. Troppo pochi 9 punti in 10 partite con un solo successo finora in tutta la stagione arrivato oltre un mese e mezzo fa con il fanalino di coda Arzanese. Gli uomini di Catalano dovranno ancora lavorare per cominciare una vera risalita prima della sosta natalizia e provare un’inversione di rotta, utile magari all’auspicato incremento degli spettatori finora delusi da un inaspettato avvio di stagione.