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Corsa, grinta ed entusiasmo: è un Messina che può dire la sua
di Carmelo Micalizzi | 21/09/2015 | SPORT
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L'esultanza sotto la curva al termine della gara con il Monopoli
Pronti-via si soffre un po’. Il Messina fatica a trovare le misure, poi viene fuori e fa capire che il pareggio in terra pugliese contro il Monopoli è l’obiettivo minimo. “E’ mancato il coraggio” dice Di Napoli a fine gara, ma di certo non è mancata la grinta, quella messa da Carmine Giorgione per tutta la partita e poi sfogata per intero sul pallone del 64esimo minuto: palla al bacio di Barraco e destro secco che abbatte la traversa. Quella stessa traversa che sembra essere costata l’intera partita ai ragazzi di Re Artù che capitolano a otto dal termine sotto il colpo di testa dell’ex Antonio Croce dopo l’ingenuità di Burzigotti, forse poco lucido a causa del ritardo nella preparazione ma anche sfortunato per lo scivolone che gli ha impedito di fermare l’intervento falloso.
Ma il Messina non ci sta, e in dieci continua ad affondare senza mollare la presa dopo qualche minuto di sbandamento. “La fortuna aiuta gli audaci” e per questa domenica è il suo turno: Diogo Tavares, arrivato di corsa a Messina, neanche il tempo di disfare le valigie e subito in viaggio per Monopoli con un paio di calzettoni, dei pantaloncini e una maglia biancoscudata. È Padulano a crederci su un pallone a ridosso della linea laterale quasi a fondocampo, trasformato poi in calcio di punizione. Lo stesso Padulano a pennellare dentro l’area per Tavares che prende l’ascensore e saluta dall’alto i difensori biancoverdi infilando Pisseri preso in controtempo sull’uscita. Festa grande per il tifosi giallorossi che accolgono il gol del pari come una vittoria. La vittoria della grinta di chi non molla dopo essere andato sotto con lo sfavore del cronometro, più veloce dopo il gol dell’1-0 pugliese.
E al triplice fischio il saluto sotto il settore ospiti, gesto che molto spesso nella scorsa stagione era mancato o era stato poco convinto, e gli applausi figli di un entusiasmo che arriva dall’alto e si incarna nella figura di Natale Stracuzzi, neopresidente ma già benvoluto dalla città. Stracuzzi che proprio ieri ha deciso di seguire la squadra nella sua prima trasferta stagionale per poi andare a salutare i suoi tifosi - “Grazie, grazie a tutti voi!” – con l’entusiasmo di chi tiene a ciò che fa e che ha già fatto dimenticare colui che lasciava lo stadio alla fine di ogni primo tempo, perdendo gioie o sofferenze del fischio finale.
Il Messina c’è, ed è più che una sensazione positiva. E in attesa che l’organico si completi e arrivi al pieno delle sue potenzialità col progredire della preparazione, non resta che godersi questo avvio di campionato, con altre due gare nei prossimi sei giorni: si parte mercoledì con la trasferta di Benevento e si conclude la settimana con il Cosenza, in casa per la prima volta stagionale, domenica pomeriggio alle 17,30, gara posticipata di un giorni rispetto a quanto previsto inizialmente.