Giovedì 18 Aprile 2024
Intervista ai genitori del campione messinese che ha vinto il Giro


Nibali, una famiglia che sa guardare lontano

di Sandro Ballisto | 09/07/2013 | SPORT

5541 Lettori unici | Commenti 2

Dietro ogni campione c'è spesso una famiglia che sa guardare lontano. Questa è la percezione che si ha parlando con i genitori di Vincenzo Nibali, ospiti d'onore al Bicicittà di domenica scorsa a S. Teresa di Riva. Salvatore Nibali e Giovanna Romano sono persone semplici così come appare Vincenzo quando lo intervistano in tv. Ti raccontano tutto del figlio: di quando era piccolo e passava ore e ore sul triciclo, di quando comprarono la prima bicicletta, delle prime gare e delle prime vittorie che lasciavano intravedere il futuro campione, dei tanti lavoretti che faceva per comprare ruote e ricambi. Il papà Salvatore, cicloamatore che ogni giorno fa almeno un'ora di bicicletta, ha trasmesso al figlio la passione per le due ruote: «Voleva diventare un campione, sognava di diventare come Pantani e Moser. Aveva una passione così forte che non si poteva frenare». Vincenzo a sedici anni, da solo, lascia Messina e si trasferisce in Toscana nella squadra Mastromarco, dove inizia la sua carriera che lo porterà al professionismo. «Eravamo rassegnati a vederlo una-due volte l'anno» dice la mamma Giovanna «ma lui era convinto che sarebbe riuscito. Perché lui è così: quando si mette una cosa in testa la raggiunge. Quest'anno voleva vincere il Giro e ci è riuscito». I due genitori sono un fiume piena quando parlano del figlio: «A Messina se non sei Dio non ci credono - dice mamma Giovanna -, per la gente, finché non vince il Tour non è ancora un campione». Interviene papà Salvatore: «Ma loro non sanno quanti sacrifici fa un ciclista professionista. Quanto è dimagrito Enzo al Giro, aveva i polsi sottili come un manico di scopa».
Dalla loro descrizione, sempre misurata e senza vanto, emerge un Vincenzo Nibali caparbio che ha tanta voglia di mostrare al mondo la sua forza, che non ha paura di confrontarsi con i miti del Tour de France e che sa puntare in alto senza montarsi la testa.«Quando viene a Messina» dice papà Salvatore «in famiglia si vede poco, ma l'occasione di stare insieme, per noi due, sono le uscite in bicicletta; in inverno, Enzo ama particolarmente raggiungere Taormina». Fans della riviera tenete quindi gli occhi aperti perché, quando meno ve l'aspettate, potreste incontrare proprio il campione Vincenzo Nibali lungo le nostre strade.

Più informazioni: bicicittà  vincenzo nibali  


COMMENTI

Pietro Grasso | il 10/07/2013 alle 13:47:24

condivido una famiglia che sa guardare lontano! ---bravi famiglia Nibali...

ANGELO CASABLANCA | il 12/07/2013 alle 21:40:34

Per noi organizzatori e' stato un grande onore averli giorno 7 luglio, quando stavo approntando il manifesto della 11 edizione, Subito ho pensato al grande VINCENZO, che ha onorato la nostra terra con una impresa eccezionale ( cmq aveva gia' vinto la vuelta in Spagna ed aveva avuto piazzamenti di onore al Tour ed al Giro). Poi ho suggerito all' amico Pippo Trimarchi di contattarli , e loro hanno risposto con grande disponibilita' ed umilta'. Sono convinto che il prossimo anno gli dedicheremo anche la prossima edizione perche' vincera' la vuelta ed il campionato del mondo. Per il 2014 la vittoria al Tour n. 101 puo' esserci, allora entrerebbe nella ristretta cerchia dei fuoriclasse del ciclismo mondiale. I ns giovani prendano esempio da lui e si dedichino allo sport con piu' impegno e passione.

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