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Nibali, una famiglia che sa guardare lontano
di Sandro Ballisto | 09/07/2013 | SPORT
di Sandro Ballisto | 09/07/2013 | SPORT
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Dietro ogni campione c'è spesso una famiglia che sa guardare lontano. Questa è la percezione che si ha parlando con i genitori di Vincenzo Nibali, ospiti d'onore al Bicicittà di domenica scorsa a S. Teresa di Riva. Salvatore Nibali e Giovanna Romano sono persone semplici così come appare Vincenzo quando lo intervistano in tv. Ti raccontano tutto del figlio: di quando era piccolo e passava ore e ore sul triciclo, di quando comprarono la prima bicicletta, delle prime gare e delle prime vittorie che lasciavano intravedere il futuro campione, dei tanti lavoretti che faceva per comprare ruote e ricambi. Il papà Salvatore, cicloamatore che ogni giorno fa almeno un'ora di bicicletta, ha trasmesso al figlio la passione per le due ruote: «Voleva diventare un campione, sognava di diventare come Pantani e Moser. Aveva una passione così forte che non si poteva frenare». Vincenzo a sedici anni, da solo, lascia Messina e si trasferisce in Toscana nella squadra Mastromarco, dove inizia la sua carriera che lo porterà al professionismo. «Eravamo rassegnati a vederlo una-due volte l'anno» dice la mamma Giovanna «ma lui era convinto che sarebbe riuscito. Perché lui è così: quando si mette una cosa in testa la raggiunge. Quest'anno voleva vincere il Giro e ci è riuscito». I due genitori sono un fiume piena quando parlano del figlio: «A Messina se non sei Dio non ci credono - dice mamma Giovanna -, per la gente, finché non vince il Tour non è ancora un campione». Interviene papà Salvatore: «Ma loro non sanno quanti sacrifici fa un ciclista professionista. Quanto è dimagrito Enzo al Giro, aveva i polsi sottili come un manico di scopa».
Dalla loro descrizione, sempre misurata e senza vanto, emerge un Vincenzo Nibali caparbio che ha tanta voglia di mostrare al mondo la sua forza, che non ha paura di confrontarsi con i miti del Tour de France e che sa puntare in alto senza montarsi la testa.«Quando viene a Messina» dice papà Salvatore «in famiglia si vede poco, ma l'occasione di stare insieme, per noi due, sono le uscite in bicicletta; in inverno, Enzo ama particolarmente raggiungere Taormina». Fans della riviera tenete quindi gli occhi aperti perché, quando meno ve l'aspettate, potreste incontrare proprio il campione Vincenzo Nibali lungo le nostre strade.